Era in attesa di giudizio per l'omicidio di Davide Romano
di AMDuemila - 8 febbraio 2012
E' stato colpito da un infarto fulminate mentre si trovava in una cella del carcere di Gazzi a Messina, il boss di Borgo Vecchio Nicolò Pecoraro. Questi stava scontando una pena definitiva. Pecoraro era ancora al centro di un caso insoluto, quello dell'omicidio di Davide Romano, uno dei cinque morti di mafia dello scorso anno a Palermo che era stato trovato incaprettato dentro il bagagliaio di una Fiat Uno. La sera dell'omicidio il capomafia era stato arrestato dopo esser scappato dagli arresti domiciliari.
Gli inquirenti lo sorpresero con una pistola calibro 7.65 nell’androne di un palazzo in corso dei Mille, lo stesso in cui vi abita Giuseppe Ruggeri, genero di Salvatore Lauricella, u Scitilluni, boss del rione Kalsa arrestato dopo un periodo di latitanza. Un'ipotesi investigativa sarebbe quella di una tentata rappresaglia nei confronti di Ruggeri e Romano che nell’aprile del 2008 erano finiti in carcere assieme per droga. La seconda ipotesi investigativa invece presuppone che Pecoraro si fosse recato in quell'abitazione per vendetta, in quanto grande amico del padre di Romano.