di Silvia Cordella - 25 ottobre 2011
È stata rinviata al 20 dicembre prossimo l’udienza in cui il ministro delle politiche agricole Saverio Romano è imputato davanti al gup di Palermo Fernando Sestito, per concorso esterno in associazione mafiosa.
I legali di Romano, Raffaele Bonsignore e Franco Inzerillo, stamattina, durante l’udienza preliminare, hanno sollevato un’eccezione d’incostituzionalità spiegando che l’imputazione coatta, decisa in precedenza dal Gip Giuliano Castiglia, avrebbe impedito a Romano di difendersi in quanto non avrebbe ricevuto l’avviso di conclusione delle indagini, per cui la possibilità di essere sottoposto a interrogatorio di garanzia. Secondo i due avvocati, rifacendosi ad un’analoga situazione avvenuta al Tribunale di Taranto il 14 ottobre scorso (su cui la Corte costituzionale non si è ancora pronunciata), sarebbero venuti meno i diritti dell’imputato in base al codice 3, 24 e 111 della Costituzione. Il pm Ignazio De Francisci si è però opposto e il giudice ha fissato così a dicembre l’udienza per sciogliere la riserva di accoglimento o respingimento della richiesta difensiva del Ministro.