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“Nessuno voleva infangare una comunità, io qua vedo tanti mondelliani, vedo gente che ha attività a Mondello”. “Io non credo che il sentimento che ci ha spinto fosse quello di volere infangare una comunità. Semmai era quello di liberare una comunità, non di infangarla; di far comprendere in maniera inequivocabile che il demanio non è cosa privata, che le spiagge non possono essere cosa di pochi”. Sono state queste le parole del deputato dell’Ars Ismaele La Vardera – fondatore e capogruppo di ControCorrente – intervenuto ieri al sit-in organizzato presso la spiaggia di Mondello dalle Agende Rosse (referente Paola Carrese). Presenti anche il vicepresidente della Camera, il forzista Giorgio Mulè, la deputata del Movimento Cinque Stelle all’Ars, Roberta Schillaci, la testimone di giustizia Piera Aiello, e Alessio Cordaro, figlio di Lia Pipitone.
‘Liberiamo Mondello a fianco di Ismaele’, recita un cartello portato da Armando Carta.
Il deputato regionale, ricordiamo, nelle scorse settimane si era recato sul posto mostrando tornelli e staccionate nei lidi, nonostante la circolare del 13 agosto dell’assessora al Territorio e ambiente Giusi Savarino, che ne chiedeva la rimozione. “Quando siamo arrivati in spiaggia, siamo stati accolti (lui e il presidente di “+Europa” Matteo Hallissey, ndr) non benissimo” ha detto ricordando le reazioni di Raffaele Bocchini, detto Rosarietto, incensurato ma indicato negli atti delle indagini della Squadra mobile e della Sisco come nipote e autista del capomafia di Resuttana Salvo Genova.
Dopo l’accaduto La Vardera aveva presentato un esposto alla Guardia di Finanza segnalando presunte infiltrazioni mafiose nella gestione dello stabilimento balneare in concessione demaniale.
Tuttavia, ha precisato, non era stato previsto ciò che successivamente sarebbe emerso.
La “Immobiliare Italo Belga”, la società che ha in concessione la spiaggia di Mondello, fa gestire i suoi lavori più importanti a una società, la “G.m. edil srls”: uno dei suoi dipendenti è Bartolo Genova, uscito dal carcere nel 2021 dopo avere scontato una pesante condanna per associazione mafiosa e arrestato nel 2012 con l’accusa di essere il capo del mandamento di Resuttana, nonché fratello dell’amministratore della “G.m. edil srls”, Rosario, che è incensurato ed è anche un dipendente della “Italo Belga”.
Ismaele ha scoperchiato un vaso di Pandora che gli sta costando il bene più prezioso, la libertà. Per questo motivo oggi sono qui al suo fianco, a sostenerlo, a fare scudo con lui. Perché se le istituzioni non si fanno sentire, allora saremo noi a fare rumore” ha detto Paola Carrese. “Fare antimafia – ha aggiunto Piera Aiellonon è solo quella delle passerelle, le passerelle togliamole di mezzo, l’antimafia è quella di oggi, essere solidali con una persona che non si gira dall’altra parte e non dobbiamo girarci dall’altra parte, nessuno di tutti noi dobbiamo essere tutti insieme in questa lotta per liberare la nostra terra, la nostra amata Sicilia”. Ulteriore testimonianza è stata offerta da Alessio Cordaro: “È triste pensare che i palermitani ne fossero consapevoli ma non fossero insorti contro questa realtà. È ancora più triste pensare che le istituzioni, anni e anni e decenni di sindaci che si sono susseguiti, presenti a Regione, non hanno mai fatto nulla”.

Oggi il deputato regionale vive sotto scorta, segno tangibile di come toccare determinati interessi possa ancora suscitare reazioni violente o ‘disturbatrici’. Dopo aver fatto nomi e cognomi, tra cui anche quello di Edmondo Tamajo, assessore regionale alle Attività produttive, tra la folla si è fatto strada Vincenzo Roccampo, che sarebbe consigliere comunale della quinta circoscrizione: “A Mondello non c’è la mafia!” Ha detto davanti alle persone riunite suscitando sdegno. “Si vergogni!” ha replicato La Vardera.
“La mafia è dovunque e i cittadini lo devono sapere – ha replicato all’accaduto Roberta SchillaciLa cosa importante, Ismaele, è che oggi siamo qua perché tu hai lanciato anche inconsapevolmente una battaglia, non sapevi cosa avresti trovato e il Movimento 5 Stelle questa battaglia l’ha condotta da ben dieci anni perché se oggi la spiaggia di Mondello ha dei varchi è anche grazie al Movimento 5 Stelle che ha liberato la spiaggia dalle cabine”. La Vardera, ha annunciato lui stesso, verrà sentito alla commissione antimafia nazionale nei prossimi giorni.

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