Secondo l'accusa "hanno aiutato il boss durante la latitanza"
Il boss mafioso Matteo Messina Denaro fu arrestato il 16 gennaio 2023 mentre si recava alla clinica La Maddalena per curarsi sotto falsa identità. Ad accompagnarlo quel giorno c’era Giovanni Luppino, già noto alle autorità, che fu subito bloccato dai carabinieri e arrestato insieme a lui. Ora è arrivata la richiesta di condanna anche per i due figli di Luppino, Antonio e Vincenzo, entrambi residenti a Campobello di Mazara, accusati di aver favorito la lunga latitanza del capomafia. Secondo l’accusa, i fratelli avrebbero fatto parte della vasta rete di fiancheggiatori che per anni ha protetto Messina Denaro, permettendogli di sfuggire alla cattura e di ricevere cure mediche utilizzando documenti falsi, sotto il nome di Andrea Bonafede. Ieri, nel corso del processo in corso davanti al tribunale di Marsala, il sostituto procuratore Bruno Brucoli ha chiesto per entrambi una condanna a 12 anni di reclusione con le accuse di favoreggiamento aggravato e procurata inosservanza della pena. Il padre, Giovanni Luppino, era già stato condannato in primo grado a 9 anni e due mesi di carcere con rito abbreviato. Tuttavia, il giudice per l’udienza preliminare Cristina Lo Bue non aveva riconosciuto nei suoi confronti l’associazione mafiosa, limitando la condanna al reato di favoreggiamento aggravato.
Fonte: palermotoday.it
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