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Figlio di Rosalia Messina Denaro e Filippo Guttadauro, Francesco rappresenta la fusione di due potenti famiglie mafiose

Francesco Guttadauro, uno dei nomi chiave del futuro di Cosa Nostra, dovrà restare nel regime di 41 bis. Lo ha deciso la Corte di Cassazione, respingendo in via definitiva il ricorso presentato dai suoi legali e confermando così la decisione della magistratura palermitana e della Direzione nazionale antimafia. Guttadauro, nipote diretto di Matteo Messina Denaro, ha sostenuto che non ci fosse stata una verifica attenta e adeguata rispetto ai suoi legami con l’organizzazione mafiosa e al suo effettivo livello di pericolosità sociale. Ma per i giudici è l’esatto contrario. Esistono, infatti, elementi concreti e consistenti che dimostrano non solo l’appartenenza del detenuto a Cosa Nostra, ma anche la “sussistenza del pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica”. Le motivazioni della Cassazione sono chiare: la posizione di Guttadauro all’interno dell’organizzazione non è marginale, ma apicale. La mafia non è affatto disarticolata e continua a operare nei territori tradizionali, seppur in trasformazione. Ed è proprio grazie all’analisi della documentazione investigativa raccolta nel corso degli anni, compresi gli sviluppi che hanno portato alla cattura di Messina Denaro, che i magistrati confermano la piena fondatezza delle misure restrittive. Dunque, il pericolo che Guttadauro possa ancora influenzare le dinamiche criminali sussiste eccome.
Altra figura centrale, oltre a quella di Guttadauro, è Patrizia Messina Denaro, sorella del boss e considerata a lungo una sorta di alter ego operativo durante la latitanza del fratello. La donna, condannata nel 2013 a 14 anni e mezzo di carcere per associazione mafiosa, sta per concludere definitivamente la sua pena. Proprio questa circostanza preoccupa chi, oggi, prova a leggere i futuri scenari di Cosa Nostra. Il rischio, infatti, è che, in un momento di vuoto di potere seguito alla morte di Messina Denaro, siano proprio i familiari più stretti a contendersi o a gestire la successione. Francesco Guttadauro incarna in pieno questa eredità criminale. Figlio di Rosalia Messina Denaro, una delle sorelle più attive del boss, e di Filippo Guttadauro, anch’egli mafioso di rilievo, Francesco rappresenta la sintesi di due discendenze mafiose potenti e radicate. La decisione della Cassazione, dunque, non è solo un atto giuridico, ma un segnale chiaro: la mafia è ancora viva, anche se privata delle sue figure simboliche, e continua a rigenerarsi all’interno delle sue stesse famiglie. Il futuro di Cosa Nostra, secondo gli investigatori, potrebbe passare proprio da personaggi come Guttadauro e Patrizia Messina Denaro, in grado di riallacciare le fila di un potere criminale che, sebbene indebolito, non è affatto estinto.

Fonte: Live Sicilia

Foto © Imagoeconomica

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