Gli inquirenti: "Controllo ramificato nel territorio"
Le indagini antimafia dei Carabinieri hanno portato all'emissione di 39 misure cautelari tra Messina e Catania, delineando un quadro aggiornato degli equilibri criminali e della loro evoluzione dal 2020 ad oggi. Gli inquirenti hanno documentato l'influenza del clan catanese Cappello e l'attualità del sodalizio mafioso Cintorino, storicamente alleato del clan Cappello e attivo tra Calatabiano, Giardini Naxos, Taormina e zone limitrofe. L'operazione è il risultato di una stretta sinergia investigativa tra le DDA di Catania e Messina, coordinate dalla Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, con il supporto dei Carabinieri e della Guardia di Finanza. Le indagini hanno ricostruito numerose vicende criminali che confermerebbero come gli indagati abbiano lavorato per mantenere e rafforzare il sodalizio mafioso, sfruttando la forza di intimidazione dell'associazione per commettere reati, tra cui estorsioni e traffico di sostanze stupefacenti. Il clan Cintorino avrebbe esercitato un controllo capillare del territorio, con una metodica attività estorsiva nei confronti di operatori economici del settore edilizio, dei trasporti e delle attività turistico-ricettive nella fascia ionica tra Catania e Messina. Un segnale significativo del potere intimidatorio del clan emerge dalle richieste di intervento rivolte al reggente del sodalizio, Mariano Spinella, per risolvere controversie interne ed esterne all'organizzazione, che spaziavano da questioni economiche a vicende di natura sentimentale. Nell'ambito del traffico di stupefacenti, Christopher F. Cintorino, imparentato con il capo storico Antonino Cintorino, avrebbe avuto un ruolo di rilievo, dirigendo un gruppo dedito alla gestione di un mercato di droga a ciclo continuo, comprendente cocaina, hashish e marijuana. Questo sistema avrebbe avuto un nucleo centrale composto da Alessandro Galasso, Carmelo Mobilia e Cinzia Muratore, con ruoli chiave nell'approvvigionamento, trasporto, confezionamento e occultamento della droga, supportati da una rete di spacciatori stabilmente collegata all'organizzazione.