Stamane la commemorazione davanti la casa del presidente in via Libertà. Il prefetto: “Conforta il grande lavoro che continua a fare la Dda”
"Va fatto un plauso a chi sta continuando le indagini, a chi continua a cercare la verità giudiziaria oltre che quella storica perché rimane un punto nero della nostra democrazia, del nostro sistema istituzionale, il fatto che dopo 45 anni non si sia fino in fondo accertata tutta la verità giudiziaria e storica". Così il presidente della commissione antimafia all'Ars Antonello Cracolici, a margine della commemorazione per il 45 anniversario dell'uccisione dell'ex Presidente della regione siciliana, Piersanti Mattarella. Alla domanda se la giornata di oggi, alla luce delle novità emerse sulle indagini negli ultimi giorni, abbia un sapore diverso, Cracolici replica: "Beh, ogni giornata in Sicilia è un giorno di memoria e la memoria non serve solo a ricordare chi non c'è più ma serve a ricordare a chi c'è che bisogna continuare questa battaglia perché è una battaglia che riguarda la nostra qualità della democrazia. Mi pare che ci sia consapevolezza che il lavoro di ricerca della verità che va davanti è un fatto importante, che alcuni cassetti si siano riaperti per cercare di capire e individuare coloro che sono stati gli esecutori, ma anche tutto il contesto di quell'omicidio", ha concluso. Apprezzamenti per il lavoro dei pm palermitani arrivano anche dalla prefettura di Palermo. "Siamo arrivati a questo giorno con qualche consapevolezza in più. Conforta il grande lavoro che continua a fare la Dda. Fare luce su questo gravissimo fatto di sangue che ha interessato tutta l'Italia, è fondamentale. Speriamo che questo fascio di luce che da' speranza, sia un segnale che porti alla verita' completa”, ha detto il prefetto di Palermo, Massimo Mariani, anche lui presente in via Libertà sul luogo dell'agguato. Questa mattina, intorno alle 9, davanti all'abitazione di Mattarella si è osservato un minuto di silenzio seguito da un applauso. Presenti oltre ai familiari, al prefetto e al presidente dell’antimafia siciliana, anche rappresentanti delle forze dell'ordine, il segretario del Pd siciliano, Anthony Barbagallo, e i delegati dei vertici delle istituzioni regionali - l'assessore ai Beni culturali Francesco Paolo Scarpinato, il segretario generale dell'Assemblea regionale siciliana, Fabrizio Scimè - e dell'amministrazione comunale, il vicesindaco, Giampiero Cannella. Assente l’attuale presidente di Regione Renato Schifani, che ha delegato l'assessore Scarpinato e inviato una nota.
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