Si tratta di Giovanni Salvatore Migliore, Domenico Nocilla e Maurizio Crinò
Scatta la decorrenza dei termini di custodia cautelare e tornano liberi tre imputati del processo nato dalla maxi operazione dei carabinieri "Cupola 2.0", che aveva debellato nel 2018 il tentativo da parte dei boss di ricostituire la Cupola di Cosa nostra dopo la morte di Totò Riina. La terza sezione della Corte d'Appello, presieduta da Sergio Gulotta, dove è in corso uno stralcio del procedimento a carico di Settimo Mineo - che avrebbe dovuto essere a capo della nuova Commissione Provinciale - e altri 6 dopo l'annullamento con rinvio da parte della Cassazione, ha disposto la scarcerazione di Giovanni Salvatore Migliore (difeso dall'avvocato Rocco Chinnici) e ha revocato gli arresti domiciliari per Domenico Nocilla e Maurizio Crinò. Solo a Migliore i giudici hanno imposto comunque il divieto di espatrio, l'obbligo di dimora a Belmonte Mezzagno, dove risiede, il divieto di allontanamento dalle 20 alle 8 e l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria tra le 18 e le 19 di ogni giorno. Numerose condanne sono ormai definitive, ma per gli imputati in questo processo la Cassazione aveva disposto di vagliare la sussistenza di alcune aggravanti e anche di singoli capi d'imputazione. Da qui l'appello bis. Nelle more però sono stati raggiunti i termini massimi di custodia cautelare. Nel caso di Migliore, anche alla luce della sua condanna a 8 anni e 8 mesi in primo grado con l'abbreviato, la Corte ha comunque ritenuto che le esigenze cautelari permangano, ma ha dovuto affievolirle.
Fonte: palermotoday.it
Foto © Paolo Bassani
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