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Il tribunale di Reggio Calabria ha stabilito che il boss di Brancaccio Giuseppe Graviano potrà leggere i libri della collana “Storia della criminalità organizzata”, pubblicata con la Gazzetta dello Sport. I giudici hanno disposto che i libri siano consegnati, preso atto che non c’è il rischio che Graviano “acquisisca, tramite la lettura dei libri aventi a oggetto proprio il medesimo contesto criminale di appartenenza, notizie e informazioni che lo stesso detenuto possa utilizzare”. La notizia è stata riportata dal 'Fatto Quotidiano'.

Nei mesi scorsi avevamo scritto in merito alla decisione della Cassazione, su cui poi il tribunale di Reggio si è basata: secondo la Suprema Corte “considerato che i libri sono stati acquistati all’interno dell’istituto” dove Graviano è recluso, “il provvedimento impugnato non ha spiegato (se non in modo apodittico) le concrete e specifiche ragioni per le quali, dall’utilizzo di essi, deriverebbe un concreto pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica”.

È stato accolto così il ricorso dell’avvocato Vincenzo Dascola, secondo cui il blocco dei libri sarebbe avvenuto “in palese violazione di legge”. La Suprema Corte ha voluto ribadire che “la norma non deve imporre limitazioni che appaiano inutili rispetto allo scopo del regime detentivo speciale”.

Fonte: ilfattoquotidiano.it

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