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A dieci anni dalla sua morte esce un volume "Il poeta e il teatrante", che raccoglie tutti gli scritti di Gaspare Cucinella, uno dei più importanti attori del teatro siciliano dell'assurdo di Franco Scaldati. Il libro, curato da Salvo Vitale, comprende circa 100 poesie, un'autobiografia, alcune considerazioni e il testo di una trasmissione condotta con Peppino Impastato, a Radio Aut.

Gaspare Cucinella non è un poeta “laureato”. La sua poesia nasce d’istinto attraverso i mille rivoli in cui si riversa la grande ricchezza del teatro. Il teatro, sua vecchia passione, rappresenta lo spartiacque tra la realtà e la finzione, forse la possibilità di sostituire una realtà virtuale con i risvolti di una realtà concreta, inspiegabile nella sua irrazionalità fatta di cattiveria e di scelte “disumane”.
Il sogno rappresenta l’altro rifugio, complementare col teatro, nel quale la realtà sognata finisce con il prendere il posto della realtà vissuta, secondo una tematica teatrale tipica: per Gaspare è un leitmotiv che dà senso e corpo al proprio sentimento di bellezza interiore, dove il sognato diventa, è la dimensione nobilitata del reale.


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Da sinistra: Peppino Impastato e Gaspare Cucinella al Carnevale 1977, Cinisi


La drammaticità dell’esistenza, con le sue violenze, suggerisce anche il momento dell’impegno civile e della sensibilità verso tematiche sociali, come possibilità di forzare il blocco della realtà verso una prospettiva di armoniosa convivenza sociale, dove si proiettano bozzetti di vita “povera”, come quella del pescatore, del mendicante, del contadino.
Il tutto in un costante viaggio a ritroso nella memoria, in cui affiorano momenti d’esistenza perduta e irripetibile, vocaboli siciliani intraducibili o dimenticati nel tempo, espressioni che acquistano particolare tono se si ha la fortuna di sentirle “recitate” dallo stesso poeta-attore.
Gaspare ha lavorato anche a “Radio Aut”, l’emittente creata da Peppino Impastato, cui era molto legato, ed ha poi continuato a versare sul mondo la sua risata amara. Ha pubblicato nel 2007 una sua raccolta di poesie, alle quali avevo dato una prima “sistemazione”, dal titolo “Ballata del teatrante ed altre poesie”, con l’editore Coppola. In tale lavoro Salvatore Di Marco, nell’introduzione scrive: “Artista della parola poetica che si avventura e disegna storia e sentimenti, rabbia e fantasia, immaginazione e realtà”, e, più avanti, lo definisce “un poeta la cui anima, la cui sensibilità, le cui attenzioni di memoria e di sogno s’aprono alle tonalità quasi ludiche del canto, ma pure a quelle malinconiche della nostalgia”.
Dopo la sua morte ho chiesto a sua moglie Enza di poter dare un’occhiata ai suoi scritti, per pubblicarne un’edizione completa. Integrano la raccolta di poesie alcuni appunti, in gran parte riflessioni personali, un’autobiografia nella quale ha un suo particolare spazio il suo approccio al teatro e le sue successive esperienze di recita, una “divagazione metafisica” e alcuni frammenti di un dialogo semiserio con Peppino Impastato trasmesso a Radio Aut.


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Da sinistra: Gaspare Cucinella e Franco Scaldati recitano l'opera teatrale "Totò e Vicè"


La vita di Gaspare sarebbe stata dimezzata senza lo stretto e indissolubile rapporto con la moglie Enza Pizzo, che lo ha accompagnato in qualsiasi suo spostamento e ha condiviso con lui successi, delusioni, fallimenti, gioie.
Una nota a parte meritano le sue esperienze cinematografiche, quasi tutte piccole parti, come quella ispirata al libro di Calvino “Il cavaliere Sole”, da Franco Scaldati ridotta in versione teatrale e successivamente cinematografica. Altre parti ha recitato in “Johnny Stecchino”, in “I cento passi”, ne “La meglio gioventù” e in altri film.
Nel ricordo delle lunghe serate trascorse assieme a suonare, a recitare, a cantare, a ridere, ho curato con piacere questa pubblicazione dei momenti di vita che Gaspare ha saputo trasformare in versi e che possono benissimo stare all’altezza della migliore poesia siciliana.

Il volume sarà presentato domenica 29 ottobre alle ore 17,30 presso l'Aula Consiliare del Comune di Cinisi con interventi di Salvo Vitale, che ha curato il libro, Antonio Piparo, attore palermitano amico di Gaspare, Lorenzo Randazzo, attore, Sandro Messina, nipote di Gaspare, Giovanni Impastato e Ottavio Navarra, che hanno curato l'editoria. Presente in aula Enza Pizzo, moglie di Gaspare.
      

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