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Torno sulla questione della norma "anti-rave" perché temo che molti non ne abbiano compreso la natura.
Il succo è che con la scusa di impedire i rave (che peraltro non sono propriamente il primo dei problemi degli italiani) si riduce lo spazio di qualunque manifestazione non allineata.
Vi faccio qualche esempio di possibili casi in cui si potrebbe finire davanti al giudice temendo una condanna da 3 a 6 anni.
Caso 1, successo a me qualche mese fa. Per festeggiare la mia elezione in consiglio comunale ho inviato un centinaio di amici in un'area pubblica attrezzata della mia città. Abbiamo mangiato, bevuto, sentito musica e ho fatto un piccolo comizio di ringraziamento. Oggi, con questa norma, dovrei chiedermi se festeggiare in tal modo sia lecito o se si debba ottenere una esplicita autorizzazione per non rischiare l'incriminazione.
Caso 2. Tre sere fa alcuni ragazzi che conosco hanno organizzato un concerto in un centro sociale occupato. Oggi con questa norma rischierebbero 6 anni di carcere. È questo quel che vogliamo?
Caso 3. Se un gruppo politico o sindacale si riunisce in piazza senza autorizzazione, organizzatori e partecipanti rischiano le pesantissime incriminazioni della nuova norma. A voi sta bene così?
Caso 4. La norma può applicarsi anche agli studenti che occupano una scuola o una università o agli operai che fanno presidi davanti ai cancelli di fabbriche ecc. Trovo questo gravissimo.
Quel che più mi meraviglia è che l'erosione di ulteriori spazi di libertà venga per lo più salutata dal plauso di chi crede che sia giusto punire i "debosciati dei rave".
Al governo dei rave non frega niente, li hanno semplicemente usati: qualche giorno di "emergenza rave" su tutti i telegiornali, abile accostamento ai morti di Seul (avvenuti non durante un rave), incanalamento del biasimo generale su "quelle leggere che chissà cosa fanno li dentro" e il gioco è fatto. Il pugno di ferro anti rave viene salutato dal plauso generale e pazienza se chi manifesta potrà andare incontro a guai grossi o se i nostri figli, prima di organizzare una festa sulla spiaggia o su un prato, da ora in poi dovranno consultare un avvocato.

Tratto da: facebook.com

Foto © Imagoeconomica

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