Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

porcasi dipinto 30anni capaci intGaetano Porcasi, che ormai da molti anni si è data la definizione di “poeta d’impegno civile”, ha voluto dire la sua, nel trentennale della strage in cui rimasero vittime Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e i tre uomini della scorta, Di Cillo, Montinaro, Schifani. Un grande telone da palcoscenico si apre e ai due lati è segnato a sinistra dal ’92, in rosso, come il colore delle toghe delle cariche più alte della magistratura e a sinistra dal numero trenta, che è quello degli anni ad oggi intercorsi. Anche il fiocco che pende dalla tenda ricorda quello presente nelle toghe dei magistrati. Lo scenario si apre sulla strage di Capaci con la data e l’orario e un groviglio di macchine, come da foto d’epoca; in basso la scritta “work in progress”, lavori in corso, quasi a indicare che quella strage non è finita e che ancora sono “in corso” lavori che rendono quell’esplosione sempre viva e presente. Su tutto incombono due occhi, uno sguardo freddo, spietato, da incubo, quello del grande puparo che ancora oggi muove i fili e ne osserva i movimenti e le conseguenze. In alto è un agitarsi di cravatte, che suggerisce l’incombente e imperversante presenza della mafia dei colletti bianchi, del potere politico ed economico in un insieme talmente indistricabile da suggerire l’idea della perfezione del male.

Ti potrebbe interessare...

ANTIMAFIADuemila
Associazione Culturale Falcone e Borsellino
Via Molino I°, 1824 - 63811 Sant'Elpidio a Mare (FM) - P. iva 01734340449
Testata giornalistica iscritta presso il Tribunale di Fermo n.032000 del 15/03/2000
Privacy e Cookie policy

Stock Photos provided by our partner Depositphotos