In Italia, come in quasi tutto il resto del mondo, stiamo vivendo condizioni di vita sociale difficili causate dalla recente “pandemia” del COVID-19.
Misure restrittive sono state imposte seguendo un paradigma che vede la scienza come entità super partes, in grado di dare indirizzi corretti ai politici per tutelate la salute delle persone. Ma è davvero così? Davvero oggi la scienza, o meglio, gli uomini di scienza, a volte anche presunti, sono liberi da vincoli e condizionamenti di interessi con il gigantesco giro d’affari delle industrie farmaceutiche?!? Multinazionali potentissime che lucrano, spesso indegnamente, sulla malattia degli esseri umani, manipolando politica e informazione pur di raggiungere i loro obiettivi.
E queste stesse malattie, COVID compreso, sono presentate davvero nella loro reale condizione o sono uno spauracchio da usare attraverso i mass media per instillare determinati indirizzi e reazioni nella gente e indurla ad accettare regole che ledono pesantemente i diritti fondamentali degli esseri umani? Lo stesso imperversare nei media di un ricchissimo venditore di Software, con un passato di vaccinatore seriale e con pesanti interessi nell’industria farmaceutica, risulta alquanto dubbio se non grottesco nella sua presunta azione filantropica verso la salute pubblica. La nota simpatia della dinastia dei Gates verso le teorie maltusiane ed eugenetiche non lascia del tutto sereni verso le spinte, a suo dire disinteressate, da lui proposte a vaccinazioni di massa, addirittura a livello planetario. In questa nuova intervista Loretta Bolgan, dottore in chimica e tecnologie farmaceutiche e dottore di ricerca in scienze farmaceutiche, ci fornisce nuovi ed importantissimi dati per aiutare a districarci nella selva delle dichiarazioni, spesso contraddittorie e anche di dubbia veridicità, forniteci dai presunti esperti ufficiali e dagli stessi politici.
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