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Riflessione di Giuseppe Lumia
Un ponte più lungo di Brooklyn c’è e nonostante alcune interruzioni viene subito ripristinato e continua a far passare un fiume di “soldi”... Cosa Nostra degli “scappati” capeggiata dagli Inzerillo insieme ai Gambino di Torretta e ai Gambino della Grande Mela ha attraversato questo Ponte tra Palermo e New York chissà quante volte. Avanti e indietro: droga, affari e riciclaggio portandosi dietro anche dei killer recuperati proprio dal loro Feudo di Torretta (arrestato anche il Sindaco) perché ogni tanto bisogna tenere pronte le armi per dare testa alle altre mafie: Russe e Nigeriane in testa. Ricordo in tal senso una missione negli USA della Commissione Antimafia quando potei assistere ad un monitoraggio satellitare dell’FBI sulla zona di Torretta, Carini, Capaci, Borgetto, Partinico per cogliere i flussi del denaro e dei giovani killer... Il vecchio boss Giovanni Buscemi, che ha iniziato proprio da killer la sua ascesa ai vertici della famiglia degli Inzerillo, sapeva come “comportarsi”...

La Procura Antimafia di Palermo e la Squadra Mobile di Palermo insieme alla FBI hanno colpito e colpito bene: hanno seguito il percorso dei soldi tanto caro a Falcone e si sono messi sulle traccie dei fine pena perché è ormai risaputo: quando escono dal carcere dopo aver scontato la pena riprendono i ruoli e le attività come se niente fosse...

Soldi e potere. Soldi e potere intrecciati con abilità e destrezza. Inzerillo Francesco e Tommaso, fratello e cugino del famoso capo stipite Totuccio, nonostante si muovesse con una Alfetta blindata, ucciso a colpi di Kalaschnikov, da Riina e Provenzano visto che faceva parte del vecchio Gotha di Cosa Nostra insieme a Bontade e Badalamenti... Un vecchio ma già moderno sistema mafioso che via via ritorna dopo la morte di Riina e Provenzano e con Bagarella rinchiuso nel all’argastolo e al 41 bis... In attesa che i figli insieme a Giovanni Grizzaffi, il “messia”, oltre a godere delle ricchezze dei Corleonesi decidano se passare a ruoli più di vertice... Nel frattempo gli Inzerillo crescono, si capillarizzano e lasciano che Cosa Nostra cada spontaneamente nelle loro mani con la logica del denaro e del potere che naturalmente sa usare le armi ma quando è strettamente necessario e in modo chirurgico...
Una strategia raffinata colta dal vecchio boss Mineo, che nonostante fosse legato al boss Rotolo, fautore del passare all’azione contro gli Inzerillo, comprende che bisognava comunque coinvolgerli nella riorganizzazione dei vertici di Cosa Nostra per evitare una espansione incontrollata...

L’operazione con gli arresti della famiglia mafiosa degli Inzerillo e dei Gambino tra Palermo e New York è pertanto importantissima. Soldi e potere: la vecchia e già nuova Cosa Nostra. Lungo quel ponte chissà quanti altri boss scorrono del calibro di Matteo Messina Denaro e quanti sequestri di beni e strategie mafiose si possono ancora decifrare e colpire...

Tratto da: stopmafia.blogspot.com

Foto © Imagoeconomica

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