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di Davide Banfo, Laura Serloni e Corrado Zunino
Evento record in oltre duemila città del mondo. "A Milano siamo 100mila", dicono gli organizzatori. Diecimila a Firenze, seimila a Roma e tremila a Bologna

Roma. La giornata di oggi passerà nella storia della lotta per il clima, con una sedicenne protagonista: Greta Thunberg, proposta per il Nobel per la pace. Lo sciopero salva-pianeta è un evento record: "A Milano siamo 100mila", dicono gli organizzatori della manifestazione che hanno deviato il percorso per arrivare in piazza Duomo e non più in piazza della Scala, troppo piccola per accogliere tutti. Diecimila a Firenze, seimila a Roma e tremila a Bologna, almeno secondo le prime stime. 

L'altissima partecipazione era però prevista dato che all'ultimo appello lanciato da Greta su Twitter quattro giorni fa avevano aderito movimenti di studenti di 123 Paesi diversi, con manifestazioni previste in 2052 città ai quattro angoli del pianeta. Da settimane il nuovo movimento degli studenti, trainato da Greta - che è oggi in piazza con gli altri studenti svedesi di fronte al Parlamento di Stoccolma - e da altri giovani leader ambientalisti, chiede a gran voce ai governi dei rispettivi Paesi politiche più incisive contro il riscaldamento globale, in particolare per ridurre le emissioni di anidride carbonica, tra i principali gas serra.


l "FridaysForFuture", lo sciopero degli studenti contro i cambiamenti climatici, vede in Italia e Francia il maggior numero di raduni. L'Italia, con 235 raduni organizzati, è il Paese più attivo, prima di Francia (216), Germania (199), Stati Uniti (168), Svezia (129) e Gran Bretagna (111). In Europa la manifestazione coinvolge gli studenti anche in Spagna (65), Portogallo (36), Belgio (31), Irlanda (31) e Finlandia (26).

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Gli studenti sono oggi in piazza. Per il loro venerdì che guarda al futuro. Sono in piazza alcuni presidi e diversi professori. Il ministro dell'Istruzione Marco Bussetti martedì scorso aveva detto, di sfuggita: "Si va regolarmente a scuola". Intendeva appunto nel giorno di strike ambientale. Ma di fronte a queste posizioni cresce la disobbedienza civile.

"Scendiamo in piazza, manifestiamo, oggi a scuola non ci andiamo": è il grido degli studenti che da Largo Cairoli, a Milano, hanno dato il via alla mobilitazione milanese. Il corteo ha cambiato percorso perché "siamo troppi, siamo più di centomila, chiudiamo il corteo in piazza Duomo perché in piazza Scala non ci stiamo", spiegano gli organizzatori. 'No time left' recita il cartello appeso ad un ecologico risciò che apre il corteo di giovani, mentre i tamburi sembrano proprio scandire lo scadere del tempo di quel futuro che le nuove generazione si vedono "rubato".

Sono almeno 6000, secondo le stime della Questura, gli studenti che stamani partecipano alla sciopero per il clima a Roma. Il corteo è partito dal Colosseo e ha percorso via dei Fori imperiali, arrivando a fianco dell'Altare della Patria, dove parleranno gli oratori previsti, tutti ragazzi, tranne il geologo Mario Tozzi.

Un enorme striscione con scritto "Siamo ancora in tempo" è stato appeso al Ponte degli Scalzi a Venezia dove sfila la manifestazione più importante di tutto il Veneto. Partito dalla stazione ferroviaria di Santa Lucia il corteo è sfilato per le calli del centro storico. "Abbiamo abitato questo pianeta per pochi anni, troppo pochi perchè qualcuno possa rimproverarci o addossarci le colpe dell'inquinamento dell'aria, dell'acqua, della terra - hanno spiegato gli organizzatori - Vogliamo che multinazionali, compagnie miliardarie fermino la devastazione ambientale che i loro sistemi di produzione provoca. E mentre loro saranno impegnati su questo fronte a noi, che lottiamo e combattiamo per il qui e ora, spetterà la costruzione di un'alternativa, di un mondo realmente vivibile, sano, giusto".

"Pazienza niente, studenti per l'ambiente". Con questo slogan, da Piazza Maggiore a Bologna poco dopo le 9.10 é partito il corteo degli studenti che hanno aderito allo sciopero per il clima 'Global Strike for Future'. A sfilare oltre un migliaio di persone. Non solo giovani ma anche tanti bambini con genitori, insegnanti, anziani. "Grazie Greta, salviamo il pianeta", l'omaggio degli studenti bolognesi alla giovane attivista svedese Greta Thunberg che ha dato il via agli scioperi per il clima. Manifestazioni, iniziative e incontri oggi si svolgono in tutta l'Emilia-Romagna. A Rimini prima di sfilare si pulirà anche una spiaggia.

Sono almeno 10 mila i giovani scesi in piazza a Torino stamattina per partecipare allo "sciopero per il clima" promosso da #Fridaysforfuture! In testa al corteo uno striscione con la scritta verde su fondo bianco "Non si e' mai troppo piccoli per fare la differenza"
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A Palermo diverse centinaia di studenti hanno raccolto l'appello degli 'amici del pianeta' partecipando alla marcia contro il cambiamento climatico. Alla manifestazione, con il concentramento in piazza Verdi, davanti al Teatro Massimo, una folla colorata e festosa di giovani che scandendo slogan come "Se non cambierà, lotta dura sarà", hanno esposto cartelli e striscioni con le scritte "Sciopero mondiale per il futuro", "Ci siamo rotti i polmoni", "E' inutile conquistare la luna per poi perdere la terra", e ancora "Altro che treni ad alta velocità, siamo al capolinea". Cori e flash mob: i ragazzi si sono disposti in circolo e hanno letto pensieri e riflessioni. Stessa azione simbolica a Palazzo dei Normanni, sede dell'Ars, con sit-in e messaggi ai deputati per chiedere al governo nazionale, tramite quello regionale, di dare seguito all'Accordo di Parigi.

Manifestazioni sono in corso in tutti i capoluoghi di provincia della Toscana e in molti comuni più piccoli in occasione dello sciopero globale per il clima. A Firenze sono circa diecimila i manifestanti che si sono radunati in piazza Santa Croce, in larga parte giovani e giovanissimi. Un corteo sfila per le vie del centro in direzione di piazza Santissima Annunziata, dove poi terminerà. Centinaia i cartelli e gli striscioni esposti dai manifestanti, con slogan quali "Invertire la rotta è possibile" e "Vogliamo il pianeta più pulito".

Nel mondo. Fuori dall'Ue e dagli Stati Uniti, i Paesi in prima linea sono Canada (54 raduni) e Australia (51). Molto significativa la partecipazione di diverse nazioni dell'America latina, tra cui Messico (28 raduni), Brasile (21), Argentina (18) e Cile (12).In Asia gli studenti più coinvolti sono quelli dell'India, con 29 proteste domani, mentre negli altri Paesi (Giappone, Nepal, Cina, Corea del Sud) la causa per il clima è risulta finora meno partecipata.


Greta si è detta "onorata e molto grata" per essere stata candidata per il Premio Nobel per la Pace. Lo ha scritto in un tweet  commentando la proposta fatta al Comitato dei Nobel - che ogni anno, in autunno assegna il prestigioso riconoscimento - da un gruppo di deputati socialisti norvegesi. "La minaccia del clima è probabilmente una delle principali cause di guerre e conflitti. Il movimento di massa che lei ha innescato è un contributo molto importante per la pace", ha spiegato, presentando l'iniziativa, il deputato norvegese Andrè Ovstegard.

LO SPECIALE - IN PIAZZA PER IL PIANETA


Tratto da: repubblica.it

Foto © Reuters

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