di Lucio Musolino
Dopo il piccolo "tumulo" di terra lasciato davanti al negozio di Mario Congiusta, morto un mese fa dopo 13 anni di lotta contro le cosche che nel 2005 gli uccisero il figlio, questa mattina la vedova e le figlie hanno ritrovato la croce fatta con le stesse sigarette che l'uomo ha fumato per una vita
A meno di ventiquattrore dalla notizia di un messaggio intimidatorio, nuova intimidazione ai danni della famiglia Congiusta. Nei giorni scorsi qualcuno aveva lasciato un cumulo di terra sistemato davanti all’esercizio commerciale dei Congiusta a Siderno - come a dire “seppelliamo il ricordo di Mario Congiusta” - questa volta chi vuole intimidire la moglie e le due figlie è arrivato fino alla loro abitazione.
Una croce di sigarette è stata lasciata sul pianerottolo di fronte alla porta di casa. Sigarette della stessa marca e tipo di quelle che, per una vita, ha fumato Mario Congiusta, il “padre coraggio” deceduto ad agosto dopo tanti anni a cercare invano giustizia per il figlio Gianluca, ucciso nel 2005. Trovata la croce, la moglie e le due figlie di Congiusta hanno sporto denuncia e in queste ore gli agenti della scientifica sono nella loro abitazione per cercare elementi che possano ricondurre agli autori del gesto.
La Procura, inoltre, ha avviato un’indagine nel tentativo di capire il perché, anche dopo la morte di Mario Congiusta, continui la pressione sulla famiglia. Intanto, attraverso i social network, i movimenti “Reggio non Tace” e “Libera” hanno espresso solidarietà alla famiglia di Siderno. “'Ndranghetisti - ha scritto padre Giovanni Ladiana, fondatore di “Reggio non Tace” - siete soltanto bastardi: senza padre, né madre! Vigliacchi: sapete compiere i vostri gesti solo di nascosto! e maledetti! cadaveri ambulanti... Ma non sarete mai capaci di toglierci la vita!”. “I soliti ignoti-noti sappiano che i Congiusta non sono soli”, ha fatto eco don Pino De Masi di Libera.
Tratto da: ilfattoquotidiano.it