Una croce di sigarette è stata lasciata sul pianerottolo di fronte alla porta di casa. Sigarette della stessa marca e tipo di quelle che, per una vita, ha fumato Mario Congiusta, il “padre coraggio” deceduto ad agosto dopo tanti anni a cercare invano giustizia per il figlio Gianluca, ucciso nel 2005. Trovata la croce, la moglie e le due figlie di Congiusta hanno sporto denuncia e in queste ore gli agenti della scientifica sono nella loro abitazione per cercare elementi che possano ricondurre agli autori del gesto.

La Procura, inoltre, ha avviato un’indagine nel tentativo di capire il perché, anche dopo la morte di Mario Congiusta, continui la pressione sulla famiglia. Intanto, attraverso i social network, i movimenti “Reggio non Tace” e “Libera” hanno espresso solidarietà alla famiglia di Siderno. “'Ndranghetisti - ha scritto padre Giovanni Ladiana, fondatore di “Reggio non Tace” - siete soltanto bastardi: senza padre, né madre! Vigliacchi: sapete compiere i vostri gesti solo di nascosto! e maledetti! cadaveri ambulanti... Ma non sarete mai capaci di toglierci la vita!”. “I soliti ignoti-noti sappiano che i Congiusta non sono soli”, ha fatto eco don Pino De Masi di Libera.

Tratto da: ilfattoquotidiano.it