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conte mario studentiIncontro con il giudice Mario Conte presso il Liceo Psicopedagogico e Linguistico Danilo Dolci di Palermo
di Chiara Marsala e Simona Frangipane
Giorno 5 Maggio 2018 è avvenuto l’incontro con il giudice Mario Conte presso l’Aula Magna dedicata a Peppino Impastato del Liceo Danilo Dolci di Palermo. Oltre ad essere giudice della Corte d’Appello di Palermo, il dr. Conte è anche il responsabile del direttivo della Fondazione Progetto Legalità. Ha inoltre scritto un libro “Dieci passi” del quale è stato realizzato anche uno spettacolo teatrale. Con una carriera che ha avuto origine ben 23 anni fa, il giudice Mario Conte sente il dovere di visitare le varie scuole italiane per conoscere i giovani, e capire quali sono gli individui del futuro. L’incontro è iniziato con una breve presentazione del dirigente scolastico Domenico Di Fatta, che con la frase "Se veramente vogliamo sconfiggere la mafia, dobbiamo servirci della cultura" ha introdotto l’argomento in seguito trattato, accompagnato dall’intervento del responsabile del Progetto Legalità, il professore Luigi Barbieri.
"Niente atti di eroismo, abbiamo bisogno di gente che reagisca". Così dicendo, il giudice ha voluto ricordare la morte di Peppino Impastato, la strage di Capaci del 23 Maggio 1992 e non solo. In questa terra, sono stati molti i martiri di mafia, perché lasciati soli ad affrontare ciò che deve essere sconfitto in comunità. "La nostra vita non è fatta soltanto da ciò che noi facciamo, ma anche da ciò che ci circonda" ha affermato Conte nei confronti di una società, che il più delle volte, resta impassibile davanti la morte di persone che, giorno dopo giorno, lottano per donare un futuro migliore ai propri figli. Questo cancro chiamato mafia come può essere sconfitto senza la collaborazione dei cittadini? Questa è una delle tante domande che sono state oggetto del dibattito avvenuto, alla quale il giudice ha voluto rispondere, che se la società collaborasse, sarebbe più facile condurre il mestiere che tanto ama.
Inoltre molteplici sono state le frasi citate dal giudice durante il dibattito e vi sono stati diversi interventi da parte degli alunni, attenti ed interessati alle testimonianze del giudice e desiderosi di apprendere le “lezioni di vita” impartite. I messaggi sono stati abbastanza diretti e concisi tra i quali ricordiamo il concetto di “fare scena”. "Non c’è bisogno di apparire" ha aggiunto il giudice durante il racconto sulla propria amicizia con il cronista sportivo Flavio Tranquillo. La bellezza di parole semplici e dirette arrivate al cuore degli alunni, i quali sono rimasti affascinati da una persona aperta al dialogo ed alla collaborazione, in un mondo dove non sempre non vi è bisogno di grandi gesti per vivere. "E’ bello vedere che c’è una parte sana della società che dà speranza" così conclude l’incontro il dr. Conte che ha voluto sottolineare la fiducia che ripone nei giovani di quest’era, piccolo gesto apprezzato dagli alunni i quali hanno tratto beneficio da questo incontro. Ha, infine, preso la parola il professore Luigi Barbieri che ha voluto ricordare come per il Liceo Danilo Dolci sia stato un anno duro da affrontare, ma che comunque è stato possibile organizzare incontri importanti come questo. Abbiamo accolto le parole del giudice con molta chiarezza ed è stata un’esperienza che abbiamo potuto aggiungere al nostro percorso. Il giudice con parole semplici ma dirette è riuscito a rendere questa esperienza interessante ed istruttiva.

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