di Desirée Maida
Dopo anni di attesa, viene inaugurato ai Cantieri Culturali alla Zisa il centro dedicato allo studio e alla promozione della fotografia diretto della grande fotoreporter palermitana. Con ben tre mostre di artisti nazionali e internazionali.
“Oggi il sogno si avvera. E si può dire che oggi a Palermo si può essere pure felici. E io a Palermo sono felice”. Con queste parole Letizia Battaglia (Palermo, 1935) commenta l’apertura del Centro Internazionale di Fotografia a Palermo, presentato oggi in conferenza stampa a Palazzo Ziino. Il Centro, diretto dalla grande fotoreporter, sorge all’interno dei Cantieri Culturali alla Zisa, e inaugura le sue attività con ben tre mostre che coinvolgono fotografi siciliani e internazionali.
Gli anni di attesa e la nascita del centro
Quello di un centro dedicato allo studio e alla promozione della fotografia è un discorso che Letizia Battaglia coltivava da anni, tra attese, trattative e dibattiti con la Pubblica Amministrazione. Più di un anno fa è stata la stessa fotografa, attraverso un post su Facebook, ad annunciare l’apertura del tanto desiderato Centro, un sogno che oggi è diventato realtà all’interno del padiglione 18 dei Cantieri Culturali alla Zisa. Uno spazio di 600 metri quadrati fino a qualche tempo fa inutilizzabile, e oggi riconvertito a sede espositiva grazie al progetto che l’architetto Antonietta Iolanda Lima ha realizzato e donato all’amministrazione comunale. Il Centro oggi si presenta come uno spazio polifunzionale, suddiviso in diverse sale espositive che, oltre alle mostre, ospiteranno workshop, progetti ed eventi che si susseguiranno a ritmo incalzante, coinvolgendo protagonisti del panorama nazionale e internazionale. E non solo: come anticipato da Letizia Battaglia, il Centro ospiterà anche l’archivio fotografico della città. Sono già 150 i fotografi che hanno donato un loro scatto che immortala Palermo, la sua storia e i suoi abitanti, e il numero delle donazioni è destinato a crescere velocemente.
L'emozione di Letizia Battaglia
“Potrebbe sembrare esagerato, ma la nascita del Centro rappresenta la realizzazione del sogno di questi ultimi 40 anni”, racconta ad ArtribuneLetizia Battaglia. “Io amo molto lavorare con gli altri e oggi, all’età di 82 anni, come artista e fotografa, sono arrivata a non voler più guardare le mie foto perché sono più interessata ad accogliere e sostenere il pensiero - non solo fotografico - degli altri, giovani e meno giovani. È un sogno che si realizza, ancora più ambizioso rispetto all’avere successo personale. È un sogno collettivo. Io considero il Centro come una piccola ‘cattedrale’: è meraviglioso, sembra di essere a Berlino, Tokyo o New York. E sapere che questa ‘cattedrale’ si trovi a Palermo mi rende felice”.
Le mostre
Il Centro inaugura con ben tre mostre, inaugurate in occasione dell’opening del nuovo centro e aperte al pubblico a partire dal prossimo 25 novembre. Fotografi per Palermo raccoglie gli oltre 150 scatti donati al Centro Internazionale da fotografi siciliani e nazionali e che sono esposte, per la prima volta, nel contesto per le quali furono pensate. Io sono persona. Storie di emigrazioni e di immigrazioni raccontate da fotografi italiani è la collettiva curata da Kitti Bolognesi, Giovanna Calvenzi e Marta Posani, e presenta le opere di 36 autori che dall’immediato dopoguerra a oggi hanno documentato il fenomeno della migrazione. L’itinerario espositivo racconta le migrazioni interne del dopoguerra, i primi arrivi dall’Albania, i drammi dei barconi che attraversano il Mediterraneo. La terza mostra è The Leopard, la personale dell’artista britannico Isaac Julien curata da Paolo Falcone e realizzata in collaborazione con la Fondazione Sambuca. Il titolo della mostra prende le mosse dall’opera The Leopard, realizzata da Julien nel 2007 e facente parte della serie Western Union: Small Boats, che vede l’artista lavorare tra Palermo, Sciacca, Lampedusa e Scopello. Flussi migratori, sincretismi culturali e sensibilità per gli avvenimenti legati all’attualità sono la cifra dell’invito di Isaac Julien a Palermo.
Continua la corsa di Palermo verso il 2018
Il Centro si propone dunque come una realtà culturale dinamica, nella quale potranno agire, in sintonia, esperienze e saperi differenti, in cui all’azione fotografica potranno relazionarsi discipline artistiche diverse, quali la poesia, la musica, la danza, il teatro e le arti visive. Un tassello che va ad arricchire il programma culturale promosso dall’amministrazione della città, oltre a rappresentare un importante step in vista del fatidico 2018, anno che vedrà il capoluogo siciliano impegnato nel doppio ruolo di Capitale Italiana della Cultura e sede ospitante della biennale Manifesta. “Con l’apertura di questo nuovo centro si realizza il sogno di uno spazio dedicato interamente all’archiviazione, la ricerca e la realizzazione di attività legate all’arte della fotografia nella nostra città”, spiega l’assessore alla Cultura Andrea Cusumano. “Da un’idea e su input di Letizia Battaglia, con progetto di recupero del capannone donato da Iolanda Lima, nasce un nuovo spazio ai Cantieri Culturali della Zisa, che quest’anno vedono un’accelerazione nella realizzazione del complesso progetto di cittadella della cultura e dell’innovazione in collaborazione tra pubblico e privato. Un’inaugurazione strepitosa, grazie alla presenza dell’artista di fama internazionale Isaac Julien con la mostra “The Leopard” a cura di Paolo Falcone; la collettiva “Io sono Persona”, a cura di Giovanna Calvenzi, Kitti Bolognesi e Marta Posani, e “Fotografi per Palermo”, a cura del Centro Internazionale di Fotografia, che anticipa una programmazione che sarà di riferimento per Palermo Capitale Italiana della Cultura 2018. Grazie grandissima Letizia, ad maiora!”.
LA MOSTRA
Palermo // dal 25 novembre
Centro Internazionale di Fotografia
Cantieri Culturali alla Zisa
Via Paolo Gili, 4
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Tratto da: artribune.com
Foto di copertina © Letizia Battaglia