"C'è un giudice anche a Viterbo"
“Esprimo grande soddisfazione per il proscioglimento, sul quale non avevo dubbi. Evidentemente c'è un giudice non solo a Berlino ma anche a Viterbo”. Così l’avvocato Antonio Ingroia, legale con l’avvocato Fabio Repici della famiglia Manca, a proposito del proscioglimento, deciso dal gup del tribunale di Viterbo Savina Poli, nel procedimento in cui era imputato per calunnia per aver accusato di falso l’ex capo della squadra mobile viterbese, Salvatore Gava, in relazione alle indagini sulla morte di Attilio Manca. “Per la la prima volta nella mia vita - aggiunge - mi sono ritrovato nella posizione di imputato.
Lo rivendico con orgoglio, visto che sono stato accusato per un delitto di opinione e per una causa giusta, e cioè aver difeso le ragioni di verità e giustizia contro la ragion di Stato che ha imposto l’insabbiamento del’'omicidio di Attilio Manca, un omicidio di Stato-mafia vergognosamente spacciato come suicidio. La battaglia per arrivare alla verità e alla giustizia continua. Ci sono due procure al lavoro, quella di Messina e quella di Roma, ed è mia intenzione investire anche la Procura nazionale antimafia perché si occupi del caso coordinando nel modo più efficace il lavoro dei due uffici. Abbiamo il dovere di arrivare alla verità - conclude Ingroia - lo dobbiamo ad Attilio e alla sua famiglia”.
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