di Roberto Galullo
739 giorni vi sembran tanti? Vi sembran pochi? Dipende.
Sono – ad esempio – cinque giorni in più della media necessaria per un programma di trattamento di un tossicodipendente che fuma cocaina (”Cocaina e servizi per le dipendenze patologiche – Interventi e valutazioni in Emilia Romagna”, Franco Angeli editore, 2010).
Un altro esempio? Dalla data in cui è stata depositata la richiesta della cittadinanza, le autorità hanno 730 giorni per concludere la procedura per la concessione o il diniego sulla base alla valutazione fatta. Una volta trascorsi i 730 giorni, lo straniero può inviare solleciti alla pubblica amministrazione per richiedere la conclusione della pratica. Sarebbero, dunque, già nove giorni che uno straniero starebbe li a sollecitare la burocrazia per diventare un nostro connazionale.
L’ultimo esempio non è certo meno importante dei precedenti: 739 giorni addietro – per la precisione il 20 gennaio 2014 – è nato a Palermo un coordinamento di associazioni e liberi cittadini, all’indomani dell’anniversario del compleanno del giudice Paolo Borsellino. Si chiama “La scorta civica” ed è sorta per iniziativa del fratello, Salvatore Borsellino. Il suo scopo è promuovere una mobilitazione permanente di cittadini e cittadine a difesa del pm antimafia palermitano Antonino Di Matteo e degli altri magistrati minacciati di morte in Sicilia.
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