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3di Francesca Mondin - 7 ottobre 2014
“Peppino diceva che la mafia è una grande montagna di merda” dice sicura Asia, 9 anni, e subito segue una compiacente risata corale dei bambini e dei ragazzi presenti nel giardino dell’Associazione Culturale Falcone e Borsellino.  E’ venerdì pomeriggio e una decina di giovani dai 6 ai 17 anni sono arrivati a Sant’Elpidio a Mare, presso la sede dell’Associazione per conoscere ed ascoltare un ospite speciale. Un signore di Cinisi in Sicilia, il suo nome è Salvo Vitale, ed è una persona che ha conosciuto e vissuto sulla propria pelle la mafia e i suoi intrecci politico-imprenditoriali. Salvo è stato il miglior amico e compagno di battaglie di Peppino Impastato, giovane attivista ucciso dalla mafia il 9 maggio ’78.
I bambini raccolti a cerchio attorno a Salvo lo ascoltano attenti facendogli domande di ogni tipo e rispondendo a loro volta alle domande che Salvo fa per conoscere il suo piccolo pubblico.
Poter ascoltare un personaggio con un passato come quello di Salvatore Vitale che racconta la propria esperienza non può che essere il miglior modo per conoscere la storia. Lo dimostra l’attenta partecipazione dei bambini che rimangono attaccati alla sedia curiosi e interessati a quello che questo signore trasmette loro. “Mi è piaciuto molto, è stato molto emozionante” hanno detto Sara, Noemi e Maurice a fine incontro. “E’ stata un’esperienza importantissima per la mia vita perché abbiamo avuto la fortuna di conoscere il miglior amico di Peppino Impastato, una persona che conosce la verità” hanno specificano inoltre Sonia, Rita, Asia e Simeone.

Il giovane pubblico non è nuovo a questi temi, anzi, da dicembre dello scorso anno si è impegnato, con l’aiuto dei genitori, a sensibilizzare bambini e adulti, con il loro spettacolo “L’arte uccide la mafia” al grave problema della criminalità organizzata.
“Sono contenta che anche gli altri componenti del gruppo Our voice abbiano incontrato Salvo” ha spiegato Sonia, l’ideatrice dello spettacolo “L’arte uccide la mafia” che già aveva incontrato Vitale quest’estate per un intervista (pubblicata nel n. 71 di ANTIMAFIADuemila, ndr) in rappresentanza di tutto il gruppo - 2Nello spettacolo che abbiamo creato, c’è una parte dedicata a Peppino e conoscere una persona come il suo miglior amico ci può trasmettere e insegnare molte più cose sia sul fenomeno mafioso che su Peppino stesso.” Infatti i bambini hanno spiegato che sebbene “Conoscevo già Peppino Impastato ma con Salvo ho scoperto cose nuove che nel film “Cento Passi non avevo capito“ hanno spiegato Simeone e Noemi. Incontrare la persona direttamente “è diverso perché ascolti la storia raccontata da chi è stato come un suo fratello. Un film ti può dire cose vere ma è sempre un film e molte cose possono essere cambiate e romanzate” ha concluso Sonia.
Salvo Vitale, professore per molti anni, con un linguaggio semplice e vicino ai bambini è riuscito a spiegare e raccontare momenti molto delicati e drammatici della storia di Peppino, come la sua morte e tutto il lavoro dei “compagni” per ottenere la verità sulla sua uccisione.
“Mi ha colpito molto quando Salvo ci ha detto che la morte di Peppino è stata come se una parte di lui fosse andata via e che il suo gruppo di amici ha raccolto con le loro stesse mani i pezzi di carne di Peppino - hanno raccontato Sonia e Noemi - mi ha emozionato tanto anche se mi ha fatto impressione”.
Così Salvatore Vitale è riuscito a trasmettere chiaramente lo spirito con cui Peppino e i suoi amici si ribellavano alla mafia ed al sistema cui girava attorno, denunciando alla radio e soprattutto strappando l’alone di omertà e rispetto che avvolgeva i boss mafiosi come Don Tano Badalamenti. Infatti anche se per alcuni bambini è stato difficile scegliere uno dei momenti più belli della giornata, la parte che più ha divertito tutti i presenti è stato il racconto delle attività a RADIO AUT: “Mi è piaciuto tanto quando ci ha mostrato come facevano, mi è sembrato un amico” hanno spiegato Rita e Maurice, e ancora “la cosa che mi è piaciuta di più è la scena della ricotta, quella della radio perché mi ha fatto ridere mi è piaciuto come additavano la malvagità dei mafiosi in modo scherzoso.” ha infine specificato Asia. 3Un incontro molto sentito dai bambini che ha stimolato ancora di più l’interesse e l’ammirazione dei bambini per questo tema complesso che è l’antimafia. Come Simeone, che dopo l’incontro avuto con Salvo spiega che “sono andato a cercare su youtube i video originali dove parlavano Peppino e i suoi amici alla radio ed ho scoperto ancora altre cose.”

La gratitudine e l’emozione espresse a Salvo dalle madri presenti per aver dedicato e condiviso con loro il tempo e la sua testimonianza assieme all’entusiasmo dei bambini nel raccontare quest’esperienza fanno pensare a quanto efficace sia questo metodo d’insegnamento. “E’ importante che bambini come noi facciano queste esperienze” dicono infatti Asia e Noemi, “ho imparato di più dall’incontro che dal film, non capita tutti i giorni di incontrare personaggi così” ha specificato Noemi. Purtroppo come ha sottolineato  Sonia per svariati motivi, proprio nelle scuole non viene data la giusta importanza “Penso sia importante che i ragazzi e i bambini facciano questi incontri soprattutto nelle scuole, dove spesso manca l’attenzione a questi temi, perché purtroppo questa realtà ancora oggi viene oscurata.”

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