Anteprima del nuovo numero di Casablanca da oggi disponibile on line!
di Graziella Proto
Mi guardo intorno e il quadro che vedo mi fa disperare.
Attività economiche distrutte, disoccupazione dilagante, c’è chi dorme in macchina, chi sotto i ponti… chi non ha da mangiare… chi deve licenziare… Questi i problemi più angoscianti, forse, ma ce ne sono di tutti i tipi: allarmanti, pericolosi, minacciosi…
Il paese affonda?
La gente viene suicidata?
Tanti lavoratori occupano le piazze?
I “duri” occupano le fabbriche (più o meno inesistenti nel nostro paese)?
Non succede nulla. Come se vivessimo nel paese felice! Inoltre,tutte le regole messe da parte. I problemi dell’Italia cancellati da tutte le agende. Altre priorità: La legge elettorale… il maggioritario… piccoli parti ricattatori…la staffetta…La gente non ci capisce nulla, non le interessa molto ... non ce ne po’ fregà dice dai teleschermi qualcuno - uno di quelli che non possiede nulla - la maggioranza. Quella che detiene la miseria - in fondo qualcosa la possiede sta maggioranza.
L’incubo che stiamo vivendo supera ogni possibile immaginazione.
Gli extra parlamentari guidano il Palazzo, il condannato espulso dal Senato per indegnità, guida la delegazione al Quirinale e il Presidente ne ascolterà il parere sul governo del Paese. Tutti sono contro tutti. Tutti dall’esterno sono contro il Palazzo ma si azzuffano per conquistarlo. Con ogni mezzo.
A nessuno importa del partito dei non votanti che rappresenta un polo a sé stante. L’arroganza ostacola l’immaginare che potrebbe aumentare. La prepotenza e la superbia impedisce di pensare che forse questo polo trasversale a tutti potrebbe scendere in piazza … la tracotanza politica vieta di preoccuparsi del paese reale!
I piddini in particolare, hanno dimostrato - qualora ce ne fosse stato bisogno - che se fregano dei problemi concreti, tesi ad imitare altrui posizioni, esempi, e sagome e a dimostrare che hanno un profondo spregio per le istituzioni democratiche e della democrazia. Che - ribadiamo noi - non può assolutamente essere solo quella che dicono loro. Vale a dire solo le loro primarie.
Fra loro possono sfrattarsi come vogliono, nel frattempo ed è già tardissimo, potrebbero assieme a tutti gli altri, pensare di fare politica per servizio, prendere il minimo sindacale e mettere l’esubero a favore della collettività che sta soffrendo. Una dimostrazione di solidarietà, di unione, condivisione. Un esempio, un modello morale.
"E’ populismo… ma gli altri… le riforme… non risolverebbe il problema…" 
Mai un D’Alema o una Finocchiaro o un Bersani, ma anche un Vendola, Fava… insomma dx o sx o centro a tutti i livelli istituzionali … mai nessuno che abbia detto in tutti questi anni l’austerità, il rigore, lo paghiamo anche noi!
Anzi il denaro pubblico è stato scialacquato.
“Ma io sono arrivato solo da poco…” troppo!
Ci vuole pochissimo per prendere un’iniziativa di solidarietà o dire una sola parola a favore degli “sfigati” disse una volta un esponente del governo - cioè gli sfrattati, gli esodati, i disoccupati, i precari, i senzatetto, le pensioni minime… Categorie sconosciute al potere politico attuale. Nessuno quindi fa o farà da portavoce alle loro istanze. In questo parapiglia non hanno voce, sindacato, partito, associazione… leader. Disfattismo, pessimismo… o peggio, populismo penseranno altezzosamente gli illuminati. Semplice sfiducia lorsignori.
La crisi dei valori – purtroppo - ha radici profonde ed è arrivata a noi prima di quella economica. La politica non fa più il suo mestiere, non educa, non orienta, non propone modelli etici.
Certamente ci sta anche il senso di menefreghismo generale, l’indifferenza verso i problemi degli altri… la responsabilità della gente che continua a votare gli stessi, nonostante tutto.
Comunque, la gente soffre ed è confusa dichiara Romano Prodi, e gli Italiani stanno avendo più pazienza di quanto si potesse pensare. Basta con una politica che crea solo disoccupati…Indifferenza… non valori… pensiero becero…
Intanto gli intrighi di potere e di Palazzo pare dicano chiaramente: Che nessuno si illuda. Neanche una speranza. Nemmeno un sogno.
Invece la gente vorrebbe sognare e dai suoi governanti vorrebbe la possibilità e il diritto di sognare. Non ci fa sognare Renzi o Napolitano, non ci ha fatto sognare Monti o Letta. E’ stato un incubo Berlusconi. Non ci arrenderemo e affamati di pane e di democrazia ci ribelleremo.
Siamo già pronti.
Info: lesiciliane.org/casablanca