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furitano-luigi-interventoL’uccello nella gabbia non canta per amore ma per rabbia.
(Proverbio siciliano)
di Luigi Furitano - 1° febbraio 2014
Caro Scarantino, questa volta fallo con amore.
Era il mese di ottobre del 2010 quando Agnese Borsellino rispondeva ad una lettera inviatale dall’ex picciotto di borgata, Vincenzo Scarantino, nella quale vi era una esplicita richiesta di perdono. “Caro Vincenzo – scriveva la vedova di Paolo Borsellino –, ti fa onore che tu abbia avvertito il bisogno di chiedermi perdono, è un sentimento che io accetto”. “Inizia una nuova vita rivelando tutto quello che sai ai magistrati di Caltanissetta – proseguiva –, i tempi sono cambiati, solo così ti sentirai un uomo libero; racconta tutta la verità evidenziando prove valide ai fini processuali, un vero uomo deve possedere in tutti i momenti della sua vita il coraggio delle proprie azioni, siano esse cattive siano esse buone, non ti arrendere dinnanzi alle difficoltà, solo così guarirai definitivamente dalla depressione e onorerai la memoria di un santo uomo quale verosimilmente è stato mio marito Paolo”.

Con queste parole Agnese Borsellino ti concedeva la grande possibilità di divenire uomo. Da queste parole che sono e resteranno sempre vive, avresti potuto cogliere lo spunto per cambiare davvero, per offrire alla Giustizia il tuo impegno per la verità .
scarantino-vincenzo2Non possiamo piu’ consentirci verità parziali, non possiamo piu’ accettare espressioni vaghe, figlie del dubbio o della paura. Se le tue esposizioni  saranno vere ti garantiranno serenità e sicurezza.
Ritengo tu abbia in questo momento una grande possibilità. I Magistrati di Caltanissetta ti ascolteranno ancora.
Non dovrai tirare pietre nello stagno,peraltro torbido, e non dovrai temere ritorsioni. Se non dirai la verità le uniche ritorsioni che potrai patire saranno quelle interiori e dentro o fuori dal carcere, ti perseguiteranno.
Da te  vorremmo qualcosa in piu’ di quanto già si sappia,  vorremmo conoscere i nomi e i fatti di chi nella storia di questi terribili ventuno anni, c’era, ha fatto, o non ha fatto.
Non serve a nulla sentirci dire c’erano Tizio, Caio e Sempronio se poi non avrai il coraggio di dirci perché ed in veste di cosa sono stati presenti in quello che tu stesso definisci un incubo.
Non serve sentirci dire ancora “ faceva tutto La Barbera”, ci serve sapere in nome e per conto di chi il Dott. La Barbera eseguiva gli ordini ricevuti.
Scarantino, la verità rende liberi, l’unica schiavitu’ che dovrai sopportare sarà quella del coraggio. La verità ed il coraggio ti renderanno uomo.

ANTIMAFIADuemila
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