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berlusconi-silvio-web0di Pippo Giordano - 25 marzo 2013
Bisogna dire che all'avvocato-parlamentare Nicolò Ghedini, non manca la sintesi. Infatti, allorquando il Ghedini ha coniato la locuzione “utilizzatore finale”, eravamo nel bel mezzo della bufera mediatica-giudiziaria tra Patrizia D'Addario e Silvio Berlusconi e non solo, visto che l'arcinota vicenda delle ragazze invitate dietro compenso, a palazzo Grazioli e villa Certosa, sembra, per soddisfare le voglie ancestrali di un anziano pieno di picciuli, poi definito “utilizzatore finale”da Ghedini. 

Se la felice intuizione di Ghedini calzava a pennello, immaginando l'arte amatoriale del suo “capo”, così non si potrebbe dire di altri episodi in cui lo stesso Mister B. sarebbe stato “utilizzatore”. E' necessario, quindi, apportare un mutamento, ovvero invece di “finale”, scrivere “principale”. E chi sono stati e tuttora sono, i maggiori fornitori dell'utilizzatore principale? Senza ombra di dubbio parte del Popolo italiano, che bontà loro in modo del tutto democratico, lo votano. Qualcuno potrebbe obiettare, e allora dove sta il problema? Si ritiene che il problema abbia un peccato non solo originale ma originalissimo. Il cavaliere B, è potuto diventare “utilizzatore principale e finale”, grazie alla prosopopea esibita dalla sinistra italica, che ostentando d'essere detentrice unica ed assoluta della morale, non s'accorgeva cosa stesse accadendo, anche al proprio interno. E, mentre la sinistra gongolava sulla fine della cosiddetta prima Repubblica, non si avvedeva che uno scaltro personaggio stava per ottenere il Nobel del migliore “utilizzatore principale”, Eppure, le avvisaglie c'erano, perchè proprio l'uomo di sinistra Craxi, intervenne per consentire al cavaliere B di irradiare su tutto il territorio nazionale le trasmissioni della sue tv. E bastava fare un viaggio nel passato per accorgersi che mister B, già era “ utilizzatore principale” dell'Eroe nazionale, Vittorio Mangano che proprio Paolo Borsellino definì: “una delle” teste di ponte dell'organizzazione mafiosa nel Nord Italia”. E che dire di Marcello Dell'Utri che è stato e forse lo è ancora, il maggior propulsore della discesa in politica dell'utilizzatore principale? Se non fosse per quei giudici comunisti, che ingiustamente accusano entrambi, ben'inteso per reati diversi, potremmo dire che Dell'Utri e mister B, sono accomunati dalla benevolenza italica, ossia due “utilizzatori principali” dell'inefficiente sinistra, cieca e sorda alle esigenze di cambiamento della società italiana. E tuttavia non tutti i giudici sono comunisti, per esempio ce n'è stato uno che piaceva molto al cavaliere B, un tale Renato Squillante che accettò picciuli partiti dal conto estero attribuito alla Fininvest 'Ferrido', che passando sul conto 'Mercier' di Cesare Previti, giunse nel conto corrente di Squillante.

E a proposito di comunisti, non si riesce a capire la differenza dei comunisti italiani e quelli russi di Putin: è forse questione della grandezza dei letti? Torniamo al suolo italico. Appare davvero risibile che il “baffetto” d'Italia, alias D'Alema, dichiari che fece un errore non intervenire per editare la legge sul conflitto d'interesse del “utilizzatore principale” - aggiungendo- “ la gente non avrebbe capito interpretandola come una legge contro mister B”. Il D'Alema, che già s'era fatto portare a spasso dal cavaliere B circa la Bicamerale, poteva stare tranquillo, noi tutti avremmo apprezzato una legge ad hoc, che risolvesse l'aberrante conflitto d'interesse. Mi spiace che l'utilizzatore principale nei giorni scorsi si fosse ammalato di una grave malattia, l'uveite e forse anche di problemi coronarie. Qualche maligno ha ipotizzato che le sue malattie erano immaginarie, come la commedia-musicale di Molière, per eludere la presenza innanzi ai Giudici di Milano. No! Io ci credo. E ci credo perchè dalla tv ho visto mister B a piazza del Popolo a Roma, guarito e combattivo. La terapia Napolitano di congelare i processi ha avuto l'esito sperato: i processi si faranno sine die. Ora qualcuno può forse smentire che il cavaliere B non abbia ricevuto un “aiutino” dal Quirinale a tal punto di annoverarlo tra il palmarès come l'unico detentore del premio nazionale “ utilizzatore principale?” Per fortuna, per noi tutti italiani, che almeno al Quirinale non troverà residenza. Mi spiace mister B hai perso!

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