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giordano-pippodi Pippo Giordano - 2 marzo 2013
Nell'ultima tornata elettorale mi sono fiondato con body and soul nel progetto politico di Antonio Ingroia: credevo tantissimo in Rivoluzione Civile, perché vedevo in Ingroia, l'uomo che dall'interno del “Palazzo”, potesse scardinare l'omertà di Stato. Invero, i numeri dei voti ottenuti non hanno consentito ad Ingroia di superare lo sbarramento per entrare in Parlamento.

Analogamente al progetto della lista Ingroia, vedevo di buon occhio la ventata nuova e giovanile rappresentata dal M5S, tant'è che per il Senato ho espresso la mia fiducia. L'altro ieri una dichiarazione di Beppe Grillo mi ha fatto restare basito. Grillo, ha affermato “ Ho ritrovato il mio presidente” -aggiungendo - "Un Italiano che ha tenuto la schiena dritta". Queste locuzioni di Grillo fanno riferimento al Presidente Napolitano, che rispondeva ad un esponente politico tedesco. Io, pur condividendo la reazione di Napolitano, non posso fare a meno, tuttavia, di evidenziare che analoga iniziativa non è stata prontamente assunta nei confronti di un cittadino italiano, peraltro condannato a 4 anni e 3 mesi di reclusione e 5 anni di interdizione dai pubblici uffici, che ha offeso l'intera Magistratura italiana. Il cittadino in argomento, di none Silvio Berlusconi, ha affermato che “La magistratura italiana è peggio della mafia”. Orbene, quando ho letto siffatta dichiarazione in me è nata una tremenda rabbia, perché il mio pensiero è andato subito a Rocco Chinnici, Cesare Terranova, Pietro Scaglione, Antonino Saetta, Rosario Livatino, Giangiacomo Ciaccio Montaldo, Antonio Scopelliti, Gaetano Costa, Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e Paolo Borsellino, tutti magistrati assassinati proprio da quella mafia alla quale faceva parte l'Eroe di riferimento di Berlusconi, ovvero Vittorio Mangano. Ora, affermare che la magistratura compreso coloro che hanno dato la vita per questo Paese e coloro che ogni giorno compiono il proprio dovere con onestà e senso dello Stato, sono peggio della mafia è davvero offensivo. E, siccome mister B non è la prima volta che offende tutto il Corpo giudiziario, mi sarei aspettato da parte del “ritrovato Presidente di Grillo” una ferma condanna a difesa della Magistratura. E davvero esprimo invidia verso Grillo che beatamente ha ritrovato il suo Presidente, io purtroppo sono ancora alla ricerca, soprattutto dopo le quattro famose telefonate intercorse con Nicola Mancino. Il M5S, ha stravinto e la lista Ingroia ha perso, quindi l'agro/dolce pervade la mia mente, Non sono avvezzo a salire sui carri dei vincitori, ma nemmeno ripudiare chi mi ha fatto sognare, ovvero Antonio Ingroia. Pertanto, nutro grande speranza che proprio il M5S possa davvero regalarci quel fresco profumo di verità. Giova evidenziare che per anni e anni ho assistito a pupiate inverosimili riguardanti l'antimafia di facciata, l'antimafia ipocrita, l'antimafia dei soloni, l'antimafia degli giornalisti zerbini e l'antimafia delle abbanniate( urlate): comunque, un'antimafia sterile che aveva come obiettivo ingannare il Popolo. Non sto qui a ripercorrere la Storia della mafia e antimafia, ma ci tengo a dire, che sino ad ora l'imbelle Stato ci ha propinato verità confezionate, verità edulcorate e anche verità depistate. In buona sostanza, ancora oggi non conosciamo la verità sulle stragi mafiose del 92/93 ed è per questi motivi che spero nel M5S. E, rivolgo un appello al Movimento, di non farsi “imprigionare” dalla Casta, ma esigere, con determinazione e inflessibilità, di conoscere la verità sulle pagine più nere della nostra cosiddetta seconda Repubblica: seconda Repubblica che si ipotizza e ci sono le premesse, essere nata sul sangue delle stragi mafiose. Chiedo ed auspico che il M5S si prodighi per togliere qualsiasi “segreto di Stato” sulle stragi mafiose del 92/93. In passato, insieme a parecchi ragazzi del M5S e del movimento Agende Rosse di Salvatore Borsellino, ho lottato, invano, per ottenere giustizia. Spero di cuore che i “ragazzi” del M5S, rimangono puri e incontaminati, rifiutando qualsivoglia tentazione che di certo le sirene giorno dopo giorno tenteranno di ammaliarli. Dovono pretendere il giusto ruolo che le urna hanno sancito per consentire loro di far navigare questo Paese verso la giustizia, l'onestà, il lavoro e la verità sul passato: condizioni per farci sentire parte integrante di una società civile, degna di questo nome.

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