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Diversi del collettivo assolti per le azioni non violente: “E' la dimostrazione di come una magistratura indipendente sia fondamentale”

“Mentre molti cittadini preoccupati scendono in azione nelle strade, nei ristoranti, nei supermercati e chissà dove altro per chiedere Il Giusto Prezzo, tanti stanno affrontando dei processi per le azioni di disobbedienza civile compiute negli ultimi due anni. Pur tra molte difficoltà, recentemente abbiamo registrato diversi atti giudiziari che provano che quello che facciamo è per molti versi legalmente legittimo”. Gli attivisti di Ultima Generazione, noti per le loro azioni non violente per fermare il cambiamento climatico, diffondono in un comunicato un aggiornamento dei processi in cui sono coinvolti in Italia. 
“Negli ultimi 3 mesi - fanno sapere - abbiamo avuto l’assoluzione di 17 persone che hanno partecipato ad azioni tra febbraio 2022 e dicembre 2023. Diversi di questi fanno riferimento ad accuse per violazione del foglio di via obbligatorio, una misura estremamente repressiva, che la polizia usa in modo spesso ingiustificabile: infatti, è una norma che è stata creata per limitare le libertà di soggetti pericolosi e violenti, non certo per reprimere proteste pacifiche”. Il 3 marzo, scrivono, sono stati “assolti tre cittadini che erano stati accusati di imbrattamento di bene culturale per l'azione al "Dito" di Maurizio Cattelan in piazza della Borsa a Milano a gennaio 2023. Il comune di Milano infine non ha esposto querela”.  Il 5 marzo altre tre accusate di imbrattamento e violazione del foglio di via da Milano per un'azione (assieme Extinction Rebellion) alla sede RAI di Milano “sono state assolte per la tenuità del fatto”. Il 12 e il 18 marzo altri tre assolti dall'accusa di violazione di Foglio di via da Roma “perché il fatto non sussiste”. 
Non luogo a procedere, invece, “per 10 persone accusate di interruzione di pubblico servizio a seguito di un'interruzione del traffico del Grande Raccordo Anulare dell'aprile 2023”.
Il 13 febbraio la Corte di Cassazione ha inoltre sancito come illegittimi “i sequestri e la perquisizione da parte della polizia nell'abitazione di Fede che all’epoca del fatto aveva 17 anni. Erano avvenute in seguito ad un fermo dove lei ed altre persone erano state individuate con "Cartelli e gessetti" presso la Mostra 'Da Monet a Matisse' a Padova”.
Più di recente, invece, il 15 aprile, alcuni di Ultima Generazione sono stati “assolti dall'accusa di violenza privata per un'interruzione del traffico in via Palmanova a Milano perché "il fatto non costituisce reato". Queste assoluzioni, spiega il collettivo, “ci mostrano come una magistratura indipendente sia fondamentale, uno degli ultimi baluardi di democrazia in questo Paese. Non stupisce che alcuni rappresentanti del governo abbiano storto il naso...  Queste vittorie sono realmente importanti per il movimento. Esprimono ancora una volta come sia sbagliato etichettarci come "radicalizzati e pericolosi" perché "i veri radicalizzati sono i governi che continuano a sostenere l'industria fossile" (parole del segretario generale dell'ONU)”.
Rimangono però importanti minacce da affrontare, ricordano. “Con il nuovo decreto ‘sicurezza’, gli operai che occuperanno una strada per difendere il proprio posto di lavoro, potrebbero essere condannati a sei anni di carcere. Anche gli studenti che occuperanno lo spazio all’esterno dell’università, per chiedere un reale diritto allo studio, in primis alloggi ad affitti accessibili, andranno incontro alla stessa pena. Chiunque, che sia cittadino comune, attivista o esponente politico, se protesterà in un cantiere contro la realizzazione di una grande infrastruttura inutile, costosa e impattante (come ad esempio il ponte sullo Stretto) potrebbe essere condannato fino a vent’anni di carcere”.
Scenari, questi, che però non sviliscono “tante persone determinate a costruire un Paese più giusto”. “Ogni giorno cerchiamo nuovi modi per protestare e far valere il diritto a una vita dignitosa, che passa pure per Il Giusto Prezzo del cibo”. 
“Quello che abbiamo ottenuto e quello che otterremo -concludono - è merito non solo della nostra determinazione, ma anche delle tante persone che ci permettono di coprire le spese legali, e della rete di avvocati che ci supporta”.

Foto © Imagoeconomica

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