Domenica 29 ottobre, in piazza Vittorio Veneto a Torino, le bandiere della Palestina hanno sventolato in segno di pace durante un flash-mob nel quale si è esibito il “Coordinamento contro la terza guerra mondiale nucleare”.
Gli uomini seduti in cerchio, i suoni della guerra che si propagano nella piazza e le donne che da ogni parte raggiungono i propri mariti portando ai loro piedi il bambino, a cui è stata privata la vita, avvolto in un lenzuolo bianco. Una rosa rossa viene posata dagli uomini sul bambino e i colori della Palestina si disperdono nell’aria tra le parole del brano “Imagine” di John Lennon.
Un simbolo non solo di solidarietà al popolo palestinese, ma anche un forte appello, si legge tra i cartelli esposti al pubblico: “Cessate il fuoco”. “3000 bambini uccisi a Gaza. Un bambino ogni 15 minuti”, recita unaltro.
Non possiamo restare a guardare mentre un intero popolo sta subendo a tutti gli effetti un genocidio.
Non possiamo solo ricordare avvenimenti catastrofici e non fermarci a riflettere quando, intorno a noi, stanno prendendo nuovamente forma.
Questo toccante flashmob vuole aprire gli occhi, al popolo indifferente, sulla guerra che al suo compimento lascia solo: sofferenza, distruzione e molte vite innocenti spezzate ingiustamente.
Quando per mano della guerra nucleare la distruzione del pianeta sarà compiuta sarà ormai troppo tardi per poter fare qualcosa. Noi non ci fermeremo, vogliamo sensibilizzare gridando a gran voce ciò che disse Bertha von Suttner nel 1889, un solo imperativo “Giù le armi!”. La Palestina siamo tutti noi.
*“Coordinamento contro la terza guerra mondiale nucleare”
Foto © ACFB