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Secondo il criminologo italiano Vincenzo Musacchio - intervenuto al Web-Meeting EU-Lex “Digital economy, money laundering and artificial intelligence” organizzato dall’Ufficio pubblicazioni della Commissione Europea il 21 aprile 2023 - le mafie moderne potrebbero già essere in grado di utilizzare l'intelligenza artificiale per il riciclaggio di denaro sporco. “Dobbiamo prendere immediatamente coscienza dei repentini cambiamenti nel mondo della tecnologia e della capacità delle nuove mafie di adeguarsi in fretta a questi mutamenti”. Musacchio ha affermato nel suo intervento di non essere a conoscenza di casi giudiziari di criminalità organizzata che utilizza l'intelligenza artificiale per il riciclaggio di denaro in Europa, ma qualcosa si sta muovendo in America Latina (i narcos investono moltissimo denaro sulle nuove tecnologie) e in Giappone (la Yakuza ha già sperimentato un modello di Machine Learning) e questo è un segnale che non possiamo sottovalutare". “È soltanto una questione di tempo e l’intelligenza artificiale sarà sfruttata dalle mafie 4.0 per molteplici scopi criminali”. “Dobbiamo dotare gli Stati membri dell’Unione europea degli strumenti idonei per far fronte alle nuovissime evoluzioni della criminalità organizzata”. “Se l’intelligenza artificiale può essere usata per scopi delittuosi, però vuol dire che può essere utilizzata anche per combattere il crimine”. “In futuro dovremo essere in grado di monitorare efficacemente i mercati finanziari digitali”. “Non posso dirlo con prove alla mano ma ho il sentore che le mafie più moderne stiano già sviluppando sistemi basati sull'intelligenza artificiale per manipolare i mercati dove riciclare i proventi del crimine”. “L'intelligenza artificiale può avere "grandi vantaggi per i mafiosi" proprio perché sono "sommersi" di denaro che hanno bisogno di ripulire per poterlo utilizzare”. “L’Unione europea in questo momento non è in grado di contrapporre difese all'altezza dell’uso improprio dell’intelligenza artificiale e delle criptovalute”. “Gli organi europei esistenti dovranno obbligatoriamente essere migliorati colmando le evidenti lacune esistenti nel quadro normativo degli Stati membri che finora hanno consentito ai mafiosi di riciclare denaro sporco utilizzando anche le nuove tecnologie”.

Vincenzo Musacchio, docente di strategie di lotta alla criminalità organizzata transnazionale, associato al Rutgers Institute on Anti-Corruption Studies (RIACS) di Newark (USA). Ricercatore indipendente e membro dell’Alta Scuola di Studi Strategici sulla Criminalità Organizzata del Royal United Services Institute di Londra. Nella sua carriera è stato allievo di Giuliano Vassalli, amico e collaboratore di Antonino Caponnetto, magistrato italiano conosciuto per aver guidato il Pool antimafia con Falcone e Borsellino nella seconda metà degli anni ottanta. Autore di numerosi saggi e di una monografia pubblicata in cinquantaquattro Stati scritta con Franco Roberti dal titolo “La lotta alle nuove mafie combattuta a livello transnazionale”. È considerato il maggior esperto europeo di mafia albanese e i suoi lavori di approfondimento in materia sono stati utilizzati anche da commissioni legislative in ambito europeo.

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