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Sembra ieri. Invece sono già dieci anni. Il 15 ottobre 2012 nasceva nei corridoi della Facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Milano quella che già di lì a un paio d’anni sarebbe diventata la prima e più grande enciclopedia sul fenomeno mafioso in Italia: WikiMafia. A rileggere lo stringato comunicato con cui tre giorni dopo inaugurammo questo sito, possiamo dire che “questo portale” è davvero diventato “nel tempo un punto di riferimento per tutta la comunità scientifica e accademica che studia il fenomeno mafioso“.

Dieci anni di lotta e di ricerca
In questi dieci anni non ci siamo occupati solo di fare i “monaci benedettini” dell’antimafia, come ci definì spregiativamente qualche burocrate mainstream nei nostri primi mesi di vita. Lavoro questo per altro fondamentale, visto che una risorsa del genere, scientificamente controllata e precisa, nonché continuamente aggiornata, non esisteva.

No, in questi dieci anni abbiamo fatto decisamente di più: abbiamo anche innovato il modo di comunicare il fenomeno mafioso, grazie a un linguaggio chiaro e semplice, pur senza rinunciare all’approfondimento e al metodo scientifico. Dimostrando tra l’altro, come abbiamo fatto su TikTok, che i social media sono un alleato fondamentale nella lotta alla mafia, principale veicolo di comunicazione verso i giovanissimi. Soprattutto, sono un mezzo per fare memoria, come dimostrano i successi delle nostre campagne social #eranosemi, tra cui la prima dedicata a tutte le vittime innocenti delle mafie nel marzo 2020.

Senza mezzi e risorse, tanto che tuttora non abbiamo una sede, in questi dieci anni abbiamo fatto tanto, con pochissimo. Più di 100 eventi in presenza e online, 20 campagne e decine di corsi di educazione alla legalità che hanno portato noi volontari a incontrare dal 2016 centinaia di studenti, soprattutto della Lombardia.

E poi i nostri progetti, da MafiaMaps a Sport contro le mafie, fino ad Antimafia Academy e il suo primo corso di formazione antimafia (gratuito) per consiglieri comunali e municipali. Basta scorrere gli ultimi dodici mesi, a partire dall’arrivo a Milano della Quarto Savona Quindici, per vedere quanto abbiamo fatto e stiamo facendo.

C’è ancora tanto da fare
Se siamo orgogliosi del nostro percorso, siamo anche consapevoli del fatto che quanto facciamo non è ancora abbastanza. E proprio per questo stiamo concentrando le nostre forze e le nostre poche risorse su alcuni obiettivi che riteniamo fondamentali, in primis quello di far capire la pericolosità delle mafie negli altri paesi dell’Unione Europea, dove sono attive da decenni, nell’indifferenza delle classi dirigenti e di gran parte dei loro cittadini.

Cosa potete fare voi? Dal fare una donazione all’impegnarsi diventando volontario, fino a limitarsi a condividere conoscenza sui social o partecipare ai nostri eventi, sono tante le azioni che potete fare per aiutarci nelle nostre battaglie.

E se siete degli informatici o fate parte di una realtà economica interessata a sostenere lo sviluppo di MafiaMaps, scriveteci. La lotta alla mafia, come abbiamo scritto sulla nostra tessera 2023, è un impegno di TUTTI.

Noi, da parte nostra, continueremo a fare la nostra parte. Per i prossimi dieci anni. E oltre.

Tratto da: wikimafia.it

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