Già sciolto per ben 3 volte il Consiglio Comunale di Briatico!!!
Ex Ministro Alfano, Ministro Lamorgese, ex Prefetto di VV, chi di voi ha il coraggio di ammettere che nel 2014, pur mancando i presupposti per eleggere il Sindaco di Briatico, in quanto resi edotti con una informativa - inviata anche alla DDA di CZ - ha fatto orecchie da mercanti!!!
Fulmineo fu in quella circostanza l’ordine che il Prefetto Giovanni Bruno fece arrivare - tramite una dirigente al Commissario che aveva bloccato l’invio della lista elettorale, a causa degli impedimenti insorti!
Il diavolo fa le pentole ma non i coperchi, fatto sta che quell’ordine il Commissario lo ricevette mentre si trovava presso la Caserma dei Carabinieri, presenti anche due testimoni di giustizia!
Un Prefetto che tratta dall’alto in basso un Commissario nominato con DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA, snobbandolo, si dovrebbe vergognare della mancanza di rispetto verso chi fa il proprio dovere!
Tant’è.
Che dire poi delle Interrogazioni parlamentari presentate dal Senatore Molinari prima, dal Senatore Morra e Gaetti rimaste inascoltate!
Se questo è il modo di fare carriera ed assurgere ai livelli più alti, è ben fiero chi sa di aver fatto il proprio dovere!
Qualche servitore dello Stato in quella circostanza non è stato fedele a quel giuramento fatto, né tanto meno è degno di rispetto chi usa il potere per aggirare le norme!
Il Segretario nazionale dell’Unadir
Ncola Morra
11 luglio 2022
Cari amici, ho il difetto di parlare e scrivere....molti mi vorranno bene!
Torniamo in Calabria, nel Vibonese, e precisamente a Briatico, centro costiero e località turistica in cui gli organi elettivi del Comune sono stati sciolti ben tre volte per infiltrazioni mafiose: nel 2003, nel 2012 e l’8 maggio 2018.
In tutte e tre le relazioni è emerso il condizionamento dello stesso clan sugli amministratori, quello guidato dal presunto boss Antonino Accorinti.
Nell’aprile del 2016 la DDA di Catanzaro ha fatto scattare l’operazione antimafia “Costa Pulita”. Nel giudizio con rito abbreviato, Antonino Accorinti è stato condannato a 14 anni e 8 mesi, il figlio Antonio a 12 anni, il genero Salvatore Muggeri a 7 anni. Sono stati condannati anche gli altri presunti affiliati al clan. Il processo d’appello è ancora in corso e nel frattempo tutti gli imputati sono ritornati in libertà per scadenza dei termini massimi di custodia cautelare.
Con il rito ordinario si trova invece sotto processo dinanzi al Tribunale di Vibo (1° grado) Greta Accorinti, altra figlia di Antonino Accorinti. In entrambi i processi “Costa Pulita” (ordinario e abbreviato) il Comune di Briatico si è costituito parte civile, cioè si è affidato ad un avvocato per affiancare in aula la pubblica accusa (DDA di Catanzaro) nel chiedere l’affermazione della responsabilità penale (con i relativi danni) al clan Accorinti sotto processo.
Nel settembre del 2020 (dopo due anni di commissariamento per mafia) è stato eletto sindaco di Briatico Lidio Vallone che ha nominato quale suo assessore Nicola Mobrici con deleghe alle Politiche sociali e giovanili, allo sport, agli spettacoli, al lavoro ed all’impiantistica sportiva.
Il 27 giugno 2022 alle ore 17.30 nella chiesa principale di Briatico, in Piazza 4 Novembre, si è celebrato il matrimonio fra Martina Accorinti, figlia del pluripregiudicato Antonino Accorinti – ritenuto il boss dell’omonimo clan – e Pietro Polito, quest’ultimo attualmente fra gli imputati del maxiprocesso Rinascita-Scott per narcotraffico internazionale e spaccio (marijuana, cocaina e hashish), unitamente al cugino Giovanni Sicari. Nello stesso processo Rinascita Scott è imputato anche lo zio dello sposo, Domenico Polito, il quale si trova sotto giudizio pure in altro procedimento per l’omicidio del boss del monte Poro, Raffaele Fiamingo ed il ferimento del boss Francesco Mancuso.
Al matrimonio Polito – Accorinti, come documentato dalle foto qui sotto, era presente anche l’assessore comunale di Briatico Nicola Mobrici.
Il sindaco Lidio Vallone ne era a conoscenza?
E la Prefettura di Vibo Valentia?
Il ricevimento si è per caso tenuto in un ristorante degli zii dello sposo, locale già “attenzionato” in passato dalla Prefettura?
E’ normale che un assessore comunale di un Comune sciolto tre volte per infiltrazioni mafiose partecipi con la famiglia al matrimonio della figlia di colui che viene ritenuto come il boss locale e anche di un imputato di Rinascita Scott?
Nella foto all’esterno della chiesa di Briatico sono inoltre presenti - oltre all’assessore - il fratello della sposa (Antonio Accorinti, condannato a 12 anni) ed il cognato Salvatore Muggeri (condannato a 7 anni).
Il sindaco Lidio Vallone ed il prefetto di Vibo Roberta Lulli cosa ne pensano?
Tratto da: facebook.com