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Considero positivo il fatto che stia prendendo piede un sano dibattito sulla ‘Apologia di mafia’, perché dimostra l’interesse della società civile su un tema importante come quello del contrasto della criminalità organizzata. In questi giorni, ho letto diversi interventi, e credo sia opportuno sgomberare il campo da alcuni dubbi che sono stati sollevati.
La proposta di Legge non ha un intento censorio, con questa proposta noi semplicemente andiamo a introdurre un'aggravante che già è presente per quanto riguarda il terrorismo, ma non lo è per la mafia. In sostanza la nostra proposta va a colmare un vuoto normativo.
Tengo fermamente a precisare che la Corte Costituzionale ha già delimitato l'area dell'apologia penalmente rilevante spiegando come, per essere tale, debba aver luogo un comportamento concretamente offensivo. Non ha senso dunque parlare di censura, né tirare in ballo De André, cantautore che personalmente adoro e che ha sempre cantato gli ultimi.
La libertà di espressione è sacra, qui noi ci riferiamo alla concreta istigazione a commettere un reato o all'apologia. 
Il terrorismo ha segnato negativamente la nostra storia, la mafia anche. 
Comprendo che il diritto possa essere molto tecnico ma in questo caso, ribadisco, non si andrebbe a creare un nuovo reato, semplicemente si chiede di estendere un'aggravante a comportamenti che non possono e non devono essere ignorati.
Si tratta, tra l’altro, di un’aggravante già prevista anche per i delitti di terrorismo, e con il nostro intervento non facciamo che colmare un vuoto normativo. Accostare il concetto di ‘bavaglio’ alla nostra proposta non ha senso. Per noi la libertà d’espressione è sacra e inviolabile. L’obiettivo della norma è esclusivamente quello di colpire chi concretamene istiga a commettere un reato o chi fa pubblicamente apologia della mafia. Non chiediamo di creare un nuovo reato, ribadisco ancora, ma semplicemente prevediamo di estendere un’aggravante a comportamenti scellerati che non possono e non devono essere ignorati.
Resto comunque aperta a qualsiasi confronto sul tema certa della bontà e dell'importanza della nostra proposta.

Foto © Imagoeconomica

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