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Il ricordo nel giorno della sua nascita

“Non sono salita sul bus per essere arrestata. Sono salita sull'autobus per andare a casa”. Parola di Rosa Parks, donna che il primo dicembre del 1955, con il suo rifiuto a cedere il posto su un bus a un uomo bianco, divenne il simbolo del movimento per i diritti civili.
Un gesto semplice di una persona comune che ha scelto di opporsi all'ingiustizia. Rosa Parks non era una leader del movimento per i diritti civili, ma una sarta. Eppure è stato un suo gesto a dare una vigorosa spinta alle proteste contro la segregazione razziale, diventando un simbolo per i neri d'America e di una lotta non violenta.
Oggi ricorre l'anniversario della sua nascita. Nacque in una famiglia di confessione metodista.
Nel 1932 sposò Raymond Parks, un attivista nel movimento dei diritti civili.
A partire dal 1943 Rosa aderì al movimento per i diritti civili statunitensi e divenne la segretaria della sezione di Montgomery della NAACP, National Association for the Advancement of Colored People, mentre nel 1955 cominciò a frequentare la Highlander Folk School, un centro educativo per i diritti dei lavoratori e l'uguaglianza razziale. Cominciò anche a lavorare come sarta.
Il 1° dicembre 1955, in Alabama, Rosa sfidò con un gesto ai tempi reputato inconcepibile l’apartheid.
L'attivista aveva 42 anni, e salì sull’autobus mettendosi a sedere nella parte anteriore, riservata ai bianchi. Di lì a poco salirono alcuni uomini bianchi che le chiesero con prepotenza di alzarsi e liberare il posto come previsto dalla legge segregazionista di quello Stato.


parks rosa library congress by tedeytan CCBYSA2 0

"Rosa Parks Collection Library of Congress 53073" by tedeytan is licensed under CC BY-SA 2.0


Rosa si rifiutò di alzarsi, e proprio per questo gesto venne poi arrestata. Grazie al suo coraggio e alla forza del suo “no” pacifico, quella stessa sera nacque il boicottaggio degli autobus guidato dal Montgomery Improvement Association, di cui verrà eletto presidente Martin Luther King, che affermò: "Tutta la faccenda mi si presentò così inaspettatamente, che non ebbi tempo di rifletterci sopra. Io non avevo né iniziato né proposto quella protesta. Reagii semplicemente al richiamo del popolo che chiedeva un portavoce."
Un boicottaggio che durò più di 380 giorni, ovvero fino al 21 dicembre 1956, poco più di un mese dopo che la Corte Suprema degli Stati Uniti dichiarasse fuori legge la segregazione razziale sui mezzi di trasporto pubblici. Quel giorno arrivò il primo autobus in città. Vi salirono Martin Luther King e Ralph Abernathy assieme al reverendo bianco Glenn Smiley, che sedette al fianco del dr. King, cosa impensabile sino a pochi giorni prima.
Nella notte in cui Rosa Parks, l’icona della lotta globale contro il razzismo e le ingiustizie, venne rilasciata su cauzione, King pronunciò un discorso, a seguito del quale ottenne l’appoggio unanime dell’assemblea: "Siamo qui per dire a coloro che ci hanno maltrattato per tanto tempo che noi siamo stanchi. Siamo stanchi di essere segregati e umiliati. Siamo stanchi di essere presi a calci in maniera brutale, di essere oppressi. Non abbiamo altra alternativa che la protesta. Per molti anni abbiamo mostrato una pazienza sorprendente. A volte abbiamo dato ai nostri fratelli bianchi l’impressione che il modo in cui venivamo trattati ci piacesse. Ma questa sera siamo venuti qui per dire che la nostra pazienza è finita, che saremo pazienti solo quando avremo libertà e giustizia."


parks rosa bus by www78 CCBYNC2 0

"Rosa Parks Bus" by www78 is licensed under CC BY-NC 2.0


L’esempio di Rosa Parks insegna che è giusto disobbedire in modo non violento ad una legge ingiusta.
Dimostra che il mondo può essere cambiato anche senza volgarità, senza insulti, senza violenza, senza dover demonizzare e abbattere un nemico: anche con un piccolo ma forte “no” si può fare la differenza.
E in questo giorno in cui ricorre l’anniversario della sua nascita, vogliamo ricordare il suo gesto e quelle parole con cui lei lo spiegò: "La gente dice sempre che non mi alzai perché ero stanca, ma non è vero. Non ero fisicamente stanca o più stanca del solito dopo una giornata di lavoro. Non ero vecchia anche se alcune persone pensano che lo fossi. Avevo 42 anni. No, la sola cosa di cui ero stanca era di cedere".
Da coloro che credono nella giustizia e nella libertà per tutti e che anche nel 2021 si trovano a lottare, quell'esempio non può essere dimenticato. Perché cedere ora o fermarsi per stanchezza, sarebbe come tradire il sacrificio di chi si è battuto per esse.

Foto di copertina: Rosa Parks accanto a Martin Luther King. Original by jimforest is licensed under CC BY-NC-ND 2.0

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