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La storia del nostro Paese ha visto stragi, delitti, morti ammazzati e soprusi causati dalle mafie, dal terrorismo e, soprattutto da un sistema di potere che ha affogato nel mistero la Repubblica. Dietro agli esecutori materiali, spesso, ci sono mandanti esterni dal volto coperto rimasti nell'ombra. E in troppi delitti manca quella verità che possa essere di conforto per i familiari e per i cittadini onesti. 
Nel mentre c'è chi lotta e con coraggio ed impegno cerca di portare una nuova speranza. 
Di questo si parla nella canzone "Paese senza verità", che vede l'interpretazione di Dalila Spagnolo e Manu Phl
La canzone, con la musica di Gianfranco Villanova e Luigi Russo ed il testo realizzato da Gianfranco Villanova, Dalila Spagnolo ed Emanuele Flandoli (Manu PHL) ha partecipato al premio “musica contro le mafie”, voluto da Libera


BIO ARTISTA: DALILA SPAGNOLO
Giovane, sensibile ed emotiva, originaria di Lecce, Dalila è una cantautrice che da sempre spazia dal Soul al R’n’B, passando per il Gospel, come corista dell’Accademia di Coralità Emozionale e Scienze Umane “Just” con la direzione artistico-pedagogica di Tyna Maria, con la quale studia Formazione Permanente nel Metodo “PraiseVoice”, e dal jazz, che studia presso il Conservatorio “Tito Schipa” di Lecce.
E’ parte dei musicisti “Locomotive Giovani” 2019 con la direzione artistica di Raffaele Casarano; nel dicembre 2019 tiene insieme al pianista Luigi Russo un concerto di natale per “FAO staff Coop” presso la sede FAO di Roma.
Nel gennaio 2020 collabora come facilitatore corale con il “Choeure Populaire de Siraba”, coro popolare di voci africane di base a Bobo Dioulasso, con l’associazione “Circular Music” durante il “Circular Music Afro Tour” in Burkina Faso (Africa). Durante il medesimo viaggio si esibisce in un Festival organizzato dall’associazione “Katouma”, di base a Bobo Dioulasso, con un brano inedito in lingua africana in duo con l’autrice Chibalà Sangarè. Nel febbraio 2020 è la vincitrice della “call per giovani autori” indetta da “SEI - Sud Est Indipendente” in collaborazione con “Cool Club” con il brano “You are not alone”, brano di sensibilizzazione, lanciato ufficialmente da “Cool Club” nel salotto musicale #seiacasa il 2 maggio 2020 in collaborazione con la “Giovane Orchestra del Salento” diretta da Claudio Prima ed Emanuele Coluccia.
Rientra tra i finalisti del “CRAfest” per #laculturarestaccesa con direzione artistica di Raffaele Casarano.
Da luglio 2020 è direttrice corale de “Sirabà - Coro popolare africano” in collaborazione con l’associazione Circular Music e Arci Lecce.
Il 26 luglio 2020 apre il concerto di Toni Bungaro a Cutrofiano (LE) presentando in anteprima il suo inedito “Giallo Fiore”.
A settembre 2020 si aggiudica il secondo posto al Premio Lunezia edizione 2020, festival per cantautori che premia il valor musical-letterario della canzone, con il brano inedito “Giallo Fiore”.
Ancora a settembre 2020 è ospite de “i Salotti del Premio Lunezia” omaggio a Battisti, con Michele Cortese, Loredana D’anghera, Donato Zoppo e il critico musicale Dario Salvatori.
Ora è all’attivo nella produzione del primo disco in lingua italiana, previsto in uscita per l’autunno: il progetto vuole valorizzare la bellezza di suoni provenienti da diverse parti del mondo, per questo è incentrato su ritmi e atmosfere dal mondo, coinvolgendo musicisti e in particolare percussionisti attivi a livello nazionale.

FEAT. MANU PHL
“Troppo indie per essere rap, troppo rap per essere indie”
E' un rapper atipico: testi lontani dai cliché rap, sospesi fra il cantautorale e l'ironico, e un sound ibrido, che mescola funk, hip-hop, pop, reggae, elettronica. Il tutto condito da un look e un atteggiamento a metà fra lo street e il nerd.
Premiato già nel 2009 come miglior nuovo rapper italiano (sia al prestigioso Da Bomb, sia al MEI) ha suonato un po' in tutta Italia, forte di un live coinvolgente per la testa e per i piedi del pubblico, e ha aperto i live di artisti come Caparezza, Clementino, Ghemon, Two Fingerz, Tormento, Turi, Ensi, Corveleno.
Ha pubblicato 2 dischi (“Indole Indolente”, 2009, e “Aria Precaria”, 2011), e un EP (Contro, 2013), e numerosi videoclip, fra cui il popolarissimo Jente di Toscana, fortunato esperimento di rap in vernacolo toscano, finito in top ten Youtube Italia nel 2010.
Come producer, ha composto musica per Clementino, Kiave, Kenzie Kenzei, Debbit e molti altri rapper italiani.
Il suo ultimo disco, “Stonato” (2016) prosegue sulla via della contaminazione musicale e della creatività verbale. Il tema intorno a cui ruota il disco è la diversità, intesa come valore aggiunto e non come limite nei rapporti umani.

BREVE DESCRIZIONE BRANO [DESCRIPTION TRACK]
Nella storia del nostro paese ci sono troppe stragi, morti, violenze che non hanno un chiaro mandante, una verità che possa essere di conforto per chi rimane. Il coraggio e l’impegno di chi ha fatto e di chi continua a fare semplicemente il suo dovere porta una leggera brezza di speranza.


TESTO BRANO
Paese senza verità

Paese senza verità,
quante lacrime seccate dal vento.
Paese senza verità,
sangue innocente seccato dal tempo.
Paese senza verità e nemmeno ti vergogni
Paese senza dignità, che ti baci coi corrotti.

Passano le bombe, la storia s’allontana
e la memoria insieme a lei.
Vite spezzate, impietoso il tuo silenzio,
così le hai uccise pure tu.
Passa la rabbia e rimane l’amarezza
Ma il grido del giusto, quello no, non passerà…

Polvere dopo le bombe
Polvere sopra le tombe
Lacrime, polvere e lapidi e povere madri, nessuno risponde.
Chi si nasconde sotto la polvere chiunque lo sa: mafia è il nome, di cognome fa omertà.
Il Paese va lento ma dimentica in fretta,
quanti artigli protesi per averne una fetta,
quanti corpi innocenti, quante storie nascoste,
che se resti in silenzio li hai uccisi due volte.

Paese senza verità,
quante lacrime seccate dal vento…ma ogni lacrima è un punto nel cielo, una stella che guida per chi resta qua.

Paese senza verità,
sangue innocente seccato dal tempo…ma il sangue di quegli innocenti è un grido nel vento per la verità.

Paese senza verità, che nemmeno ti vergogni
Paese senza dignità, che ti sposi coi potenti.

Passano le bombe, la storia s’allontana
e la memoria insieme a lei.
Vite vendute, impietoso il tuo silenzio,
così le uccidi anche di più.
Passa il vento, mi carezza e se ne va lontano.
Passa il vento e porta un leggero profumo di mare...

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