di AMDuemila - Video
I messaggi di magistrati, politici, giornalisti e familiari delle vittime
“Bomba a Firenze. Tornano le stragi”. Titolavano così i giornali dell’epoca l’indomani della strage di via dei Georgofili, avvenuta tra la notte del 26 e 27 maggio 1993 a Firenze. 300 kg di esplosivo potenziato piazzato all’interno di una Fiat Fiorino rubata strappò la vita ai coniugi Fabrizio Nencioni (39 anni) e Angela Fiume (31 anni) le loro figlie Nadia (9 anni) e Caterina (50 giorni di vita) e lo studente Dario Capolicchio (22 anni), nonché il ferimento di 48 persone oltre a gravissimi danni al patrimonio artistico della città. A distanza di 27 anni rappresentanti della magistratura, della politica, giornalisti e familiari delle vittime, in un video messaggio caricato su YouTube dall’Associazione Vittime Strage Georgofili Firenze, ribadiscono con forza che su quell’attentato “mancano ancora tante risposte”. “In questi 27 anni a forza di essere qui e tenerci per mano c’è stato non solo il tempo di commemorare e onorare chi purtroppo non c’è più ma anche il tempo di guardare avanti e chiedere tutta la verità - ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella - . Perché solo con la verità si può avere giustizia e rimanere persone libere”.
ARTICOLI CORRELATI
Strage dei Georgofili, la pretesa di andare oltre i brandelli di verità
Giovanna Chelli: il coraggio di una madre non muore mai
Stragi del '93 e mandanti esterni, parla Giovanna Maggiani Chelli
Georgofili, il teste scomparso e la donna delle stragi: l'Antimafia può trovare i pezzi mancanti
Stragi, Donadio: ''Sull'attentato di Firenze c'è un testimone mai sentito nei processi''
Strage dei Georgofili, 25 anni dopo si riparte dai ''mandanti esterni''
Trattativa, Ammannato: ''Mori moralmente responsabile della strage di Firenze''
Stragi '93, Berlusconi e Dell'Utri indagati a Firenze
Berlusconi e Dell'Utri indagati: verità su mandanti esterni stragi '93!