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di Salvatore Calleri*
L'ultima operazione antimafia che ha portato all'arresto di un collaboratore parlamentare dell'agrigentino, conferma ciò che il sottoscritto e la Fondazione Caponnetto dicono da tempo: esiste una strategia mafiosa, in primis di Cosa nostra, che fa leva su un certo buonismo, mirante alla eliminazione del 41bis e più in generale delle norme sui carceri di massima sicurezza.
Basta leggere l'ordinanza per averne conferma... Ma noi c'eravamo arrivati da tantissimo tempo, bastava fare analisi.
La cosa interessante è che stavolta che viene arrestato un esponente della società civile pro mafia, con un passato da radicale e poi in Leu, che teme Grasso, i cosiddetti soloni che criticano sempre chi lotta alla mafia tacciono. Che siano anche loro dei pro mafia più o meno incosapevoli?
Probabile.
Non preoccupatevi, noi osserviamo ed annotiamo tutto. Non dimentichiamo. In gergo "non facciamo feriti" nella guerra alla mafia ed ai suoi utili idioti.

*Presidente Fondazione Caponnetto

Tratto da: antoninocaponnetto.blogspot.com

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