Brancaccio prova a rinascere

di Roberta Zito*
Nel 2015 il progetto legalità del Liceo Dolci guidato dal professore Barbieri, con il grande aiuto della Fondazione Borsellino, aveva elaborato una videolettera alle autorità competenti per sensibilizzare sulla possibilità di riappropriarsi di un bene confiscato in via Natale Carta. Con l'appoggio del dirigente Domenico Di Fatta diversi giovani hanno lavorato con cuore e intelligenza. Tanti applausi, ma locali chiusi. In questi mesi la speranza rinasce grazie alla passione con cui ci sta lavorando una giovane curatrice d'arte palermitana, Valentina Sansone, che vive tra Stoccolma e Palermo, il centro Padre Puglisi, il nostro liceo Dolci e diverse associazioni, il conservatorio Bellini... Grazie a Manifesta sono state fatte mostre, si suona, e si cercherà di creare uno spazio perenne aperto al quartiere... quello che fa la musica, a volta non lo fanno le parole! A volte siamo presi da scetticismo, disperazione, ma oggi nei locali dei boss mafiosi i giovani sono protagonisti e nel mese di Ottobre, come si evidenzia nel sito del nostro liceo si svolgeranno altre attività per recuperare un bene ''che fa bene a tutti''. Da pochi giorni il Papa ha visitato Brancaccio, la casa di Puglisi... Ecco un modo concreto di dire no alla mafia e di condivider, senza retorica, e concretamente l'impegno di Padre Puglisi. Noi, ex alunni del Liceo Dolci, ci speriamo... Vogliamo fatti, vi invitiamo a riempire il magazzino e seguire il lavoro che tanti stanno svolgendo.

* Ex alunna del Dolci

Foto Magazzino Brancaccio © Luca Savettiere

Info: Magazzino Brancaccio - Liceo Danilo Dolci