di Karim El Sadi
"L'Assemblea generale può esaminare i principi generali di cooperazione per il mantenimento della pace e della sicurezza internazionale..". Queste sono le prime righe dell'articolo 11 del capitolo IV dello Statuto delle Nazioni.
Queste invece sono le prime dichiarazioni del presidente Donald Trump pronunciate ieri durante il suo debutto all'Assemblea Generale dell'ONU nel Palazzo di Vetro, luogo simbolo di pace e dialogo per tutti (o quasi) i paesi del mondo.
- Riguardo la Corea del Nord “Se costretti non c'è alternativa che la sua distruzione”
- Sugli accordi Iran-States “un imbarazzo...fornirebbe copertura per l'eventuale realizzazione di un programma nucleare”
- Su Cuba, “non toglieremo le sanzioni fino a che il regime non farà le adeguate riforme per il suo popolo”
- Sul governo del Venezuela il tycoon è pronto a intervenire nei confronti del governo venezuelano poichè è “una dittatura socialista innaccettabile”
E avanti così per una bellezza di 41 minuti in cui Trump ha parlato ininterrottamente tra minacce, polemiche e dichiarazioni più uniche che rare. Non una parola sul clima, Trump ha preferito lodare il suo operato alla Casa Bianca parlando di una ripresa dell'economia. Più che una Assemblea Generale dell'ONU sembrava che Donald Trump fosse ad uno dei suoi soliti colorati comizi politici, e in effetti gli slogan utilizzati in campagna elettorale sono trapelati anche ieri al Palazzo di Vetro. Donald non ha peli sulla lingua, davanti a alle più importanti cariche degli stati di tutto il mondo ha detto, “Metterò sempre l'America al primo posto e difenderò sempre gli interessi americani” - prosegue Mr. Trump - “Non vogliamo imporre il nostro stile di vita a nessuno, ma l'America vuole essere un modello”.
Minchia che modello!
Foto © Ansa
Onu: va in scena il ''modello Trump''
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