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prog ddolci cesie evento finaledi Roberta Zito

Il mese di luglio porta con sè il caldo, la fine degli esami di Stato e la voglia di andare in vacanza, ma allo stesso tempo porta con sè il ricordo di quel maledetto 19 luglio in cui venticinque anni fa Paolo Borsellino e gli uomini della scorta persero la vita. 
Nel giorno del venticinquesimo anniversario dalla scomparsa del magistrato, a noi giovani hanno molto colpito le parole di Lucia Borsellino che ha denunciato l'immobilità dello stato e la mancanza di verità e giustizia. 
Proprio in questi giorni a noi ragazzi del progetto legalità del liceo Danilo Dolci è stata data la possibilità di partecipare all'evento conclusivo organizzato dal Cesie presso l'associazione “Quarto Tempo” guidati con passione da Letizia, Carmelo e Giovanni. 
Il progetto “Gem” è un gioco a cui abbiamo già partecipato durante l'anno scolastico e che ha la finalità di creare un legame interculturale, senza pregiudizi e barriere tra i paesi che hanno aderito all'iniziativa: Italia, Francia, Palestina ed Egitto. Il gioco è stato realizzato contemporaneamente in questi paesi e oggi alcuni dei loro rappresentanti hanno raccontato le gioie, le emozioni e le ricadute culturali che questa esperienza ha prodotto in ciascuno di loro. 
Mi ha molto colpita vedere crollare pregiudizi e stereotipi che spesso accompagnano il cammino di paesi diversi. In un disegno che ci hanno illustrato Carmelo e Giovanni, i paesi stranieri vedevano noi italiani come quelli che “mangiano solo la pasta e la pizza e vedevano nell'immagine di una pistola la metafora della mafia”. 
Per me e per tutti i miei compagni è stato significativo conoscere altre culture, vivere il messaggio educativo di Danilo Dolci, in quanto il Cesie si rifà ai principi di Danilo Dolci e conoscere luoghi a Palermo che sembrano essere oasi di legalità e giustizia. 
Vorrei rivolgermi direttamente  a Lucia Borsellino e a tutte quelle persone che in questa città hanno fame e desiderio di verità e giustizia. Vorrei dire a tutti loro che da Brancaccio, dal CESIE e da “Quarto Tempo” parte un messaggio di speranza in quanto in un'afosa giornata di luglio, in piena vacanza più di 20 ragazzi di Brancaccio hanno prima ricordato il 19 luglio e poi partecipando a questo incontro e a tutti quelli precedentemente organizzai con il progetto Legalità abbiamo sentito di contrastare questo mare di illegalità con dei piccoli gesti che tanto sarebbero piaciuti a Paolo Borsellino e a tutte le persone  che cercano di vivere ogni giorno la legalità.

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