Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

ciotti libera 1di Maria Angela De Luca*
Lunedì 22 maggio gli alunni del liceo scientifico "Santi Savarino" di Partinico (PA) hanno incontrato don Ciotti nel loro auditorium. Il titolo dell'incontro è stato "Cittadinanza, legalità, memoria; percorsi di consapevolezza, impegno civile e accoglienza". 
L'incontro si è aperto con le parole della preside Chiara Gibilaro sull'importanza che la legalità riveste nel liceo. Don Ciotti da subito ottiene la più completa attenzione degli alunni di cui l'auditorium è gremito. Infatti, quando Angelo Catalano, il rappresentante d'istituto, sale sul palco per commentare il video che riporta tutte le attività svolte dagli alunni del liceo sulla legalità, lo stesso don Ciotti si alza e prende una sedia per far sedere Angelo al suo stesso tavolo. A partire da un gesto così semplice don Ciotti ha dimostrato la sua attenzione verso gli altri, soprattutto se giovani. Dopo la presentazione del video, alcuni ragazzi hanno posto alcune domande al fondatore di “Libera”. Nel momento stesso in cui don Ciotti ha iniziato a parlare, si è creata un'atmosfera di grande ascolto. Ha iniziato ricordando l'uccisione del mafioso Dainotti, da poco uscito dal carcere per l’omicidio del carabiniere Emanuele Basile. Ha poi continuato dicendo che nel mondo ci sono 35 guerre in questo momento e che si può affermare che si tratti della terza guerra mondiale. 
Si è poi soffermato sul valore delle parole che devono diventare "carne e vita", non devono essere vuote. In particolare, si è riferito alla parola "legalità", che ormai è stata svuotata. Ha poi affermato che un nemico da combattere è l'Indifferenza, sottolineando che in una società in cui si ricordano solo le cose negative c’è il bisogno di "illuminare le cose positive", cosicché possano servire da esempio. 
Si è soffermato, inoltre, sull'importanza della conoscenza, in un'epoca in cui si è a disposizione di una grande biblioteca (internet), per combattere la Rassegnazione, l'Indifferenza e l'Ignoranza che si trovano alla base della corruzione. 
Ha ricordato agli studenti che devono essere fieri di essere Siciliani perché questo popolo è in grado di combattere la mafia e siciliano erano Falcone, Borsellino, Cassarà e molti uomini uccisi per avere svolto con coraggio e abnegazione il proprio lavoro. 
Un suo invito è stato quello di fare "legalità" anche dai piccoli gesti perché questi, una volta ripetuti, possano diventare dei grandi gesti e cambiare realmente la situazione. Bisogna rompere con il silenzio e avere il coraggio di affermare le proprie idee. In particolare, ha raccontato un evento della sua giovinezza: l'incontro con un medico caduto in rovina e diventato barbone, da cui è nata la sua "vocazione" per aiutare tutti i più deboli e bisognosi. 
Certamente l'incontro con don Ciotti ha lasciato un'impronta sugli alunni che ascoltavano attenti e in silenzio.

*Liceo Santi Savarino V D

ANTIMAFIADuemila
Associazione Culturale Falcone e Borsellino
Via Molino I°, 1824 - 63811 Sant'Elpidio a Mare (FM) - P. iva 01734340449
Testata giornalistica iscritta presso il Tribunale di Fermo n.032000 del 15/03/2000
Privacy e Cookie policy

Stock Photos provided by our partner Depositphotos