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caso capitano ciancarella rita atriada Ass. Rita Atria
Eccoci! Come ci aspettavamo la risposta dell'Avvocatura di Stato richiesta dalla ministra Pinotti, non si è fatta attendere troppo.
E come ci aspettavamo non è a sostegno della reintegra del Capitano Mario Ciancarella ma “versus” ossia contro.
E non solo lo Stato, attraverso i suoi legali, non si pronuncia duramente contro chi avrebbe dovuto, condannando un atto gravissimo, la firma falsa di un Presidente della Repubblica (il Partigiano Sandro Pertini), effettuato ai danni della Democrazia di questo Paese e della sua Carica Istituzionale più alta, ma tenta di sminuirne la portata affermando che su un atto di radiazione, in fondo, la firma del Presidente è una semplice formalità, in quanto l'unica ad avere valore su quell'atto è la firma Ministro della Difesa che allora era Spadolini (la perizia del Tribunale di Firenze ha dubbi anche su questa firma).
Lungimiranti, quindi, sono state le parole dell'Onorevole Claudio Fava che, durante il Question Time del 18 gennaio u.s. sul caso Ciancarella, in risposta alle dichiarazioni della Ministra Pinotti, ribatteva “Non ci sconvolge il burocratese della politica; il linguaggio politico è spesso burocrazia ma osserviamo che la Ministra Pinotti con quel linguaggio forse pensava di declassare il caso a semplici atti burocratici”.
Alla luce dei fatti, oggi, noi oltre ad eliminare il “forse” dall'osservazione di Fava, chiediamo al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella cosa intendesse dire quando il 26 giugno, alla vigilia del 36° anniversario della strage di Ustica, asseriva la necessità di “rimuovere le opacità persistenti” e, sopratutto, chi dovrebbe farlo.
L'onorevole, nel suo magistrale discorso, continuava dicendo che “la vicenda Ciancarella non è una pratica burocratica ma una vicenda innanzitutto Umana e poi di palese persecuzione politica/militare. La Vicenda Ciancarella è una pagina nerissima della nostra storia Democratica. Ustica sullo sfondo... ma non troppo sullo sfondo. Nel question time non le è stato chiesto di rispondere del passato. Giusto. Ma potrebbe chiedere però l'apertura di una inchiesta e potrebbe proporre una commissione di inchiesta così come le abbiamo scritto in una PEC”.
E sì, ...si potrebbe, si dovrebbe, elenchiamo, commemoriamo, ripuliremo, desecreteremo, faremo luce... tutte parole che riempiono il cuore e mettono a tacere le coscienze, che riscuotono applausi, speranze e lacrime di commozione. Tutte parole appunto e poi che tutto resti così com'è, con il beneplacito della cittadinanza.
Perchè a quanto pare, in questo Paese, falsificare la firma di un Presidente della Repubblica su un atto, non è un colpo di stato, non è un un abuso su cui fare luce senza alcun tentennamento, non è un reato contro una figura intoccabile e cardine per la garanzia della stessa democrazia, non è un'opacità persistente da rimuovere.
E non lo è per la gran parte dei cittadini, dei politici ma vergognosamente nemmeno per il Parlamento (tranne per Davide Mattiello e Claudio Fava), ne' per le più alte cariche dello Stato e nemmeno per lo stesso attuale Presidente della Repubblica.
Per la Repubblica Italiana, tutta, rappresentata dall'Avvocatura di Stato, una firma apocrifa di un Presidente è solo un inciampo, una inutile aggiunta, un tratto di penna senza importanza.
E in fondo questo signor Nessuno Ciancarella che cosa vuole? Cosa sta cercando ancora e ancora dopo più di trent'anni nelle aule di Tribunale? Di ridare, forse, dignità ad uno Stato che c'è solo nella sua testa di servitore onesto e integerrimo?
Come scrive J. Marìas in "Così ha inizio il male”: "Thus bad begins and worse remains behind", è quel che dice Shakespeare nella sua lingua. Solo dopo quell'alzata di spalle, solo dopo che abbiamo annuito, solo allora il peggio resta indietro, perché se non altro è passato. E così ha inizio il male, che ancora non è arrivato.
Noi, dell'Associazione Antimafie Rita Atria, però, non ci lasceremo indietro niente e nessuno, non aspetteremo immobili che arrivi e continueremo a lottare, al fianco di chi, come il Capitano Ciancarella, ha sempre creduto nella Verità e servito la Giustizia, di chi ha speso la sua vita non per sé ma per restituire almeno un po' di dignità a questa povera Patria vilipesa e martoriata, offesa.

Associazione Antimafie Rita Atria

ANTIMAFIADuemila
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