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palermo porto webdi Irene Papa*
Ogni luogo è indiscutibilmente unico. Questo è un luogo ricco di cultura, di storia, di tradizione e di grande coraggio, un luogo capace di far emozionare per la sua bellezza. Ma non esiste la perfezione, non esiste luce senza buio, gioia senza dolore e non esiste il bene senza il male. Tutto questo è Palermo, una grande, immensa contraddizione.
Fin da subito giungendovi si nota come l'ambiente circostante sia trascurato; percorrendo la strada che porta in città le distese di terra sono incolte e ormai aride. Fortunatamente ci si può voltare dall'altra parte e guardare la meravigliosa distesa di mare sulla quale il sole tramonta dolcemente, o meglio, questa è una delle più comuni reazioni dei palermitani. In città l'evento si ripete. A distanza di pochi quartieri si può osservare ciò che rende Palermo una città bellissima da ciò che la rende indiscutibilmente trascurata e forse poco amata da chi vivendola ogni giorno non ne ha mai colto veramente il valore.
Sono palermitani i più importanti e grandi giudici che hanno impiegato interamente le loro vite per la lotta contro la mafia anche se proprio quest'ultima è la causa che li ha spinti a farlo. Palermo è stata la casa di uomini forti, che nonostante le difficoltà e spesso la paura, hanno deciso che i loro valori valessero molto più delle loro vite, come Peppino Impastato, Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Pino Puglisi e tanti altri. A Palermo fin dalle scuole elementari vi è una materia particolarmente importante: l'istruzione alla legalità, che viene a tutti gli effetti studiata come qualsiasi altra materia. I ragazzi vengono, ogni anno, invitati a partecipare alle varie manifestazioni contro la mafia e i valori di chi ha lottato cominciano realmente a far parte delle loro vite.
Come ogni città del sud che si rispetti, i cittadini di Palermo sono caratterizzati da un gran senso di accoglienza. La solarità delle persone è percettibile in qualunque circostanza. Ma nonostante queste qualità non c'è ancora quella capacità di realizzare iniziative di ricezione turistica che potrebbero sia valorizzare e far conoscere il territorio e le sue ricchezze culturali e naturali e di sviluppo economico.
Speso accade che le cose più vicine a noi non vengono apprezzate veramente, che la maggior parte di ciò che ci appartiene lo diamo per scontato annullandone il vero valore. A me è successo. Da quando vivo lontana da Palermo la percezione che ho di ciò che mi manca, legato ai luoghi, alle persone e alle abitudini che quotidianamente vivevo quasi inconsapevolmente mio ha permesso di comprendere quanto profondo sia il mio amore per la mia città. Il rischio che la maggior parte dei cittadini palermitani corre è proprio un'inconsapevole quotidianità immersa in una realtà meravigliosa che non si riesce ad amare pienamente, che non si riesce a difendere e a tutelare come merita. Palermo è una città così ricca di elementi discordanti, valori contrastanti capaci di suscitare emozioni contrapposte, di passione e di rabbia che può essere definita nella sua totalità multiforme un “mondo”. “Palermo non mi piaceva, per questo ho imparato ad amarla perché il vero amor consiste nel amare ciò che non ci piace per poterlo cambiare”.

* Studentessa classe III D – Liceo Economico Sociale Annibal Caro (Fermo)

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