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di Giulio Galoppo
Aveva 96 anni. Licio Gelli, il “venerabile” della loggia massonica P2, è morto la sera del 15 dicembre ad Arezzo. L'autrice Anna Vinci sottolinea il ruolo di Gelli nei misteri più oscuri d'Italia.
L’ex imprenditore divenuto famoso per la vicenda legata alla loggia massonica P2, era nato a Pistoia il 21 aprile del 1919. Della loggia massonica da lui diretta - denunciata e sciolta per aver assunto forme eversive nei confronti dell'ordinamento costituzionale - fecero parte alti esponenti del mondo della politica, degli ambienti economici e delle forze armate. Gelli si diede alla fuga, nel 1981, dopo la scoperta degli elenchi dei membri dell'organizzazione. Il suo nome finì associato a vari intrighi politici e alle più oscure vicende di quel periodo: dalla strage alla stazione di Bologna, nell'agosto del 1980, fino al tracollo del Banco Ambrosiano (1982) e alla misteriosa morte del suo presidente, Roberto Calvi. Al microfono di Luciana Caglioti, Anna Vinci, autrice del volume “La P2 nei diari segreti di Tina Anselmi”, ripercorre le vicende di un uomo in grado di gestire attraverso una “politica sommersa” un intero Paese, fino ad influenzarne i rapporti internazionali e tratteggia, così, i lati oscuri della storia repubblicana moderna.
Ascolta l'intervista ad Anna Vinci (08:31 min.)
Tratto da: funkhauseuropa.de