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di Michele Santoro e Sandro Ruotolo - 7 maggio 2015

Michele Santoro e Sandro Ruotolo insieme. Il nostro vicedirettore racconta le minacce ricevuto dal boss del clan dei Casalesi, Michele Zagaria: ”In un’intercettazione ambientale in carcere Zagaria disse di me: “Lo voglio squartato vivo, deve morire”. Ai tempi di Massimo D’Alema, lo slogan era: l’italia è un Paese normale. In quel Paese normale, venne uccisa mia cugina Silvia: stava portando a scuola suo figlio, quando si è trovata in mezzo a una sparatoria tra due clan. A quel punto mi chiesi, in che Paese viviamo?” Santoro conclude: “Intorno a Sandro non c’è solo una scorta, c’è il pubblico”.


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