La giornata di Libera raccontata dagli scout del Clan Utòpia
di AMDuemila - 2 aprile 2015
Tra i vari gruppi scout che hanno partecipato alla giornata di Libera a Bologna, lo scorso 21 marzo, in memoria delle vittime di mafia, era presente anche un gruppo di rappresentanti del Clan Fuoco Utòpia di Fermo di cui pubblichiamo le impressioni sull'esperienza vissuta.
di Clan Utòpia
Bologna. Il 21 marzo, dopo 4 lunghe ore di pullman costellate da più di una pausa gabinetto e lo studio interminabile di mitosi e meiosi, noi Clan Fuoco Utòpia di Fermo, siamo finalmente arrivati a Bologna.
Lì, il nostro "tour" per la città è stato accompagnato da più di 200mila persone, tra giovani, adulti, scout, preti e bambini che insieme avevano deciso di lottare pacificamente per un obiettivo comune, contro lo stesso sistema fatto solo di corruzione e dolore, la mafia! Un sistema contro il quale l'associazione "Libera" fondata da don Luigi Ciotti, organizzatrice dell'intero evento, combatte da sempre.
Per molti di noi ragazzi della comunità scout, questa, era una delle prime esperienze, in cui davvero ci si è potuti sentire parte di un qualcosa che in nome della pace lavorava insieme! L'evento ha lasciato in noi una nuova sensazione di speranza e allegria che si poteva leggere nei volti di tutti i ragazzi e gli adulti partecipanti alla giornata, un sentimento di buona collaborazione che si diramava tra i mille archi di quella splendida città, Bologna, nelle cui viuzze si è svolto l'intero evento.
Il corteo è proseguito nelle strade principali della città accompagnato da altoparlanti da cui risuonavano i nomi di centinaia di vittime di mafia.
Quei nomi affiancati al suono dei passi, dei canti e al colore delle migliaia di bandiere ci hanno condotti al discorso finale del fondatore dell'organizzazione "Libera", don Luigi Ciotti, discorso pieno di aspettative, fiducia e dignità indirizzato alle istituzioni e a tutti noi cittadini, al cui seguito ci hanno atteso degli interessantissimi laboratori organizzati anch'essi dalla suddetta associazione.
Quando poi sono velocemente arrivate le 17.30 era l'ora di ripartire, e di ritornare nella nostra città.
Benché abbiamo quasi letteralmente lasciato un pezzo di cuore in quella magnifica Bologna, qualcos'altro aveva preso il suo posto, una nuova idea, l'idea di una sempre più vera comunità che vive nel rispetto della legalità e del prossimo, un'idea che sembra un'utopia ma che grazie a un impegno quotidiano, che esiste e vive, è sempre più vicina.
Ringraziamo coloro che hanno reso possibile tutto questo e ci sentiamo attivi in prima linea contro qualsiasi sorta di ingiustizia nel mondo, arrivederci il Clan Fuoco Utòpia di Fermo.
Cecilia Marziali, Chiara Ranieri,
Sophia Antognozzi, Riccardo Antolini, Juma Khalili
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