di Giorgio Ciaccio - Movimento 5 Stelle - 9 ottobre 2013
Carissimi amici,
vi scrivo questa lettera per spiegare come a piccoli passi si può diventare cittadino attivo, cioè colui che non si ferma alla mera delega dei propri rappresentanti, ma li controlla, controlla la Pubblica Amministrazione e tutto ciò che gestisce il bene collettivo e soprattutto interviene in maniera risolutiva.
La nostra azione politica come cittadini eletti è ostacolata sotto tutti i punti di vista, un po' perché i principi morali sono stati stravolti, legittimando a volte, comportamenti scandalosi e dissoluti contrari quindi a quella morale ed etica che dovrebbe invece diffondersi da questa classe politica che ci governa, un po perché gli strumenti a nostra disposizione sono veramente pochi (anche se ci stiamo riorganizzando).
La nostra visibilità è attualmente relegata principalmente nella rete e ciò comprime molte iniziative che vorremmo intraprendere e che abbiamo già portato avanti.
I controlli che possiamo effettuare sono praticamente ridotti perché abbiamo degli impegni enormi da affrontare dentro le Istituzioni e che ci inducono a volte a sacrificare la presenza sul territorio.
Mozioni, interrogazioni, interpellanze e disegni di legge non bastano per portare alla luce il marciume che si è sviluppato nelle viscere delle nostre amministrazioni.
Vi chiederete perché vi scrivo tutto ciò?!?
Perché la rete è veramente fenomenale, tu sei fondamentale!!!
Il Decreto Legislativo 33/2013 trasforma ogni cittadino in controllore, in ispettore, moltiplicando alcune occasioni e le opportunità riservate ai cittadini eletti.
Praticamente possiamo controllare le amministrazioni pubbliche da casa.
Praticamente puoi essere cittadino davvero attivo: ”I cittadini sono attori fondamentali ai quali il decreto riconosce un ruolo attivo per contribuire al cambiamento organizzativo in materia di prevenzione della corruzione. Con questo strumento chiunque può vigilare, attraverso il sito web istituzionale, non solo sul corretto adempimento formale degli obblighi di pubblicazione ma, soprattutto, sulle finalità e le modalità di utilizzo delle risorse pubbliche da parte delle pubbliche amministrazioni e degli altri enti destinatari delle norme.
Chiunque ha il ”potere” di controllare democraticamente la conformità dell'attività dell'amministrazione determinando anche una maggiore responsabilizzazione di coloro che ricoprono ruoli strategici all'interno dell'amministrazione, soprattutto nelle aree più sensibili al rischio corruzione, (così come individuate dalla legge n. 190 del 2012).”
Tale decreto quindi ci offre tantissime opportunità: controllare la pubblica amministrazione attraverso la sua trasparenza online e pretendere che siano applicate le sanzioni previste in caso di violazione degli obblighi di trasparenza.
Infatti, l'inadempimento può comportare responsabilità disciplinare, dirigenziale e amministrativa, nonchéapplicazione di sanzioni amministrative, di pubblicazione del provvedimento e mancato trasferimento di risorse a favore di enti od organismi. Le sanzioni riguardano tutti i soggetti che sono tenuti a contribuire agli adempimenti e, quindi, non solo il responsabile della trasparenza per le sue attribuzioni specifiche, ma anche i dirigenti e gli organi politici che debbono fornire i dati per realizzare la pubblicazione. Tutto questo si chiama amministrazione trasparente e le norme sono contenute in un decreto legislativo (n. 33 del 2013) che trovate qui: http://www.civit.it/?p=9843
Ecco questo è un impegno che vi chiedo di portare avanti non solo come cittadino ma come segretario della Commissione d’Inchiesta e vigilanza sul fenomeno della mafia in Sicilia. Vi invito a leggerlo tutto e poi collegarsi al sito http://www.magellanopa.it/bussola e vedere se le amministrazioni pubbliche che conosciamo si sono adeguate alle norme previste.
Se non si sono adeguate e lo vedete pure dalle faccine rosse (ma dovete controllare che i link abbiano i contenuti scritti dentro) possiamo comunicarlo alla civit COMMISSIONE INDIPENDENTE PER LA VALUTAZIONE LA TRASPARENZA E L'INTEGRITÀ DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE: http://www.civit.it.
Lottare contro la corruzione e il malaffare è portare avanti la lotta alla mafia e moltiplicare le nostre forze in tal senso può sicuramente fare la differenza.
Grazie a tutti
Tratto da: palermo5stelle.it