
Un Paese che non guarda al passato è un Paese che non può avere un futuro. Un Paese per definirsi autenticamente democratico, dovrebbe avere rispetto dei pesi e contrappesi che ne regolano la vita sociale. Questo, ahimè in Italia non avviene. E nemmeno il sangue di 24 innocenti Magistrati è riuscito a far capire che la Magistratura, con tutte le lacune possibili, è parte integrante di questo Stato. Se taluno, non accetta lo stato di Diritto, soltanto perché ha riportato una condanna e allora vada ad albeggiare altrove. Ma non si può un giorno sì e l'altro pure tollerare questi vili attacchi verso il Corpo giudiziario, E mi spiace ancor di più che altri autorevoli rappresentanti dello Stato, si uniscono alle contumelie e offese nei confronti dei Giudici. E allora mi permetto di suggerire agli smemorati, di leggere attentamente i nomi dei Giudici assassinati: Giudici che hanno pagato con la vita per dare un senso allo Stato. Vorrei vedere se poi hanno ancora l'ardire di affermare che l'Italia è un Paese democratico, quando nonostante le vittime innocenti si continua ad accusare la Magistratura, non accettando le sentenze. Ora per fortuna non si spara più, ma le parole pronunciate all'indirizzo dei PM e dei Giudici, feriscono più di una coltellata. Infine si evidenzia che insieme ai Giudici hanno perso la vita oltre 400 tra poliziotti e carabinieri. Senza contare le vittime civili nelle stragi terroristiche e di mafia. Tutto questo è normale in un Paese democratico?
Agostino PIANTA,
Francesco FERLAINO,
Francesco COCO,
Pietro SCAGLIONE,
Vittorio OCCORSIO,
Riccardo PALMA,
Girolamo TARTAGLIONE,
Fedele CALVOSA,
Emilio ALESSANDRINI,
Cesare TERRANOVA,
Nicola GIACUMBI,
Girolamo MINERVINI,
Guido GALLI,
Gaetano COSTA,
Mario AMATO,
Giangiacomo CIACCIO MONTALDO,
Bruno CACCIA,
Rocco CHINNICI,
Antonino SAETTA,
Alberto GIACOMELLI,
Rosario LIVATINO,
Antonio SCOPELLITI,
Giovanni FALCONE,
Francesca MORVILLO,
Paolo BORSELLINO.
Bollettino Osservatorio (fonti: CSM, Libera, Osservatorio sulla legalità ONLUS)
Paolo BORSELLINO.
Bollettino Osservatorio (fonti: CSM, Libera, Osservatorio sulla legalità ONLUS)