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ferrara-sgarbi-web31 luglio 2013
È intollerabile il massacro mediatico rivolto al nostro Presidente Antonio Ingroia e respingiamo con fermezza le affermazioni di Vittorio Sgarbi e Giuliano Ferrara.
Gli attacchi, che si ripetono da tempo provengono da personaggi che hanno costruito le proprie fortune spesso infangando i propri avversari politici. Si tratta di persone che niente hanno a che fare con la gente onesta che ogni giorno fatica per vivere in un Paese dove la legalità e la giustizia sono calpestati ogni giorno e non sono più considerati valori.
Purtroppo è evidente che chi è privo di scrupoli e in continua ricerca di popolarità ha fatto della denigrazione quotidiana sul lavoro che Antonio Ingroia ha svolto con grande competenza e serietà e noi questo non possiamo permetterlo! Se siamo riuniti sotto il simbolo di Azione Civile, è proprio per la grande fiducia che abbiamo acquisito dalla conoscenza diretta, o indiretta anche attraverso alcune sentenze della Magistratura, del meticoloso impegno con cui quel lavoro è stato svolto per tanti anni in condizioni spesso disagiate o addirittura avverse, in condizioni di reale pericolo di vita che mai hanno fatto desistere il Pm Ingroia e i suoi colleghi da indagini accurate sulle azioni della criminalità organizzata.

Adesso che la sua toga gli “è stata strappata” come dice lo stesso Ingroia, non c’è motivo perché non possa accusare le trattative che si nascondono tra le pieghe di uno Stato governato con leggerezza e con superficiale onestà. Niente impedisce, adesso, ad Antonio Ingroia di dire il suo pensiero e la sua Verità, una verità che noi di Azione Civile conosciamo bene, perché le ricadute sulla nostra vita quotidiana sono costanti e condotte da persone senza scrupoli.
La mancanza del rispetto “dovuto” al dottor Ingroia e ad alcuni suoi ex colleghi ci colpisce e ci agita.
La verità è che in Italia le insinuazioni sono alla base delle discussioni esibizioniste che si conducono sui mass media dove, troppo spesso, parlano persone piene di pregiudizi e che, come ha scritto Travaglio in un suo articolo qualche giorno fa, mostrano anche di non aver letto le carte dei processi.
Questi atteggiamenti, tra l’altro, sono molto pericolosi perché con la delegittimazione aumentano il pericolo per la vita di Antonio Ingroia e della sua scorta.
Entrando nel merito della sentenza, infine, ricordiamo che Mori e Obinu non sono stati assolti "per non aver commesso il fatto", ma perchè "il fatto non costituisce reato" e la differenza è enorme.

Firmato
Un gruppo di cittadini italiani indignati e membri di Azione Civile
e del gruppo facebookIo ci sto con Antonio Ingroia

Nella foto in alto: Giuliano Ferrara e Vittorio Sgarbi

ingroia-facebook-io-ci-sto

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