di Paco Col - 23 maggio 2013
Ero giovane, avevo poco più di 22 anni quando ho avuto il privilegio di conoscere il Dott. Falcone. Ero alla mia prima esperienza, pieno di energie, forza e coraggio ma anche con tanti sogni nel cassetto. Quando fui assegnato alla sua protezione, la mia vita scorreva apparentemente tranquilla, lavoravo sodo ma nello stesso tempo riuscivo a divertirmi . . . quel divertimento o meglio spensieratezza nascondeva invece la paura, perchè la paura mi faceva ragionare, mi faceva essere razionale . . .
Ricordo il suo sorriso sornione, il suo sguardo profondo e i suoi lunghi silenzi che lo rendevano particolare ai miei occhi. . . mi attraeva il suo modo di essere, allora iniziai a studiarlo nello stesso modo in cui lui studiava me. . .
Era un Uomo caparbio e deciso. Cercavo di studiare i suoi pregi e capire i difetti. . . perchè solo conoscendo i difetti riuscivo a limitare la sua vulnerabilità . . . Ahimè! Mi dannavo inutilmente perchè trovavo solo pregi. . . quei pregi che nel tempo mi hanno aiutato a capire tantissime cose. . . sopratutto mi hanno aiutato a capire il suo ostinato desiderio di giustizia e libertà . . . trasmettendomi i veri valori della vita . . perchè la nostra vita deve essere sempre sostenuta da dei valori che portiamo nel cuore e che ci guidano nel nostro percorso terreno.
Rispettava chiunque ma in particolar modo se stesso . . . parlava "dell'onore" come un valore che si stava perdendo per dare spazio alla vigliaccheria, alle scorrettezze e i tradimenti . . . perchè l'onore rappresentava l'integrità.
Mi aveva impressionato il suo coraggio . . . si assumeva sempre le proprie responsabilità su tutto ciò che diceva e faceva . . . aveva il coraggio di guardare sempre negli occhi i suoi interlocutori. Aveva il coraggio di arrivare dritto alla meta malgrado le numerosissime difficoltà, ma sopratutto il coraggio di affrontare a viso aperto la vita, malgrado fosse stata già segnata . . . era un Uomo che non mollava mai, non voltava mai le spalle a nessuno tantomeno scappava di fronte a nulla.
Come ho avuto modo di scrivere in occasione del suo 74° compleanno, il sogno del Dott. Falcone e del Dott. Borsellino non avrà mai fine perchè le loro ragioni di vita e i loro insegnamenti sono dentro di me, dentro di noi e le proseguiremo finchè il Signore ci darà vita.
Ho inteso ricordarlo così, in modo semplice, senza penetrare nella sfera privata, non sarebbe stato corretto e sopratutto perchè avrei tradito me stesso.
Ho voluto solo onorarlo con un mio breve vissuto, in modo da tenere vivo il suo ricordo, quello della moglie Francesca Morvillo e dei miei colleghi, Antonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco Dicillo, perchè loro vivono in noi e vivranno in eterno .
Tratto da: 19luglio1992.org