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33 anni sono passati da quel tragico 5 agosto 1989, nel quale vennero tagliati fuori dal mondo i miei zii Nino, Ida e il bambino mai nato.
Questi 33 anni sono pieni di dolore, tristezza e tanta rabbia, ma principalmente sono contraddistinti da tanta forza e determinazione per una giustizia negata più volte, troppe volte, ma che lentamente sta arrivando.
33 anni non sono pochi, anzi, non riuscirei mai ad immaginare quanta sofferenza ha segnato e continua a segnare la mia famiglia. 
Questi 33 anni li vedo segnati nella lunghissima barba di mio nonno e dal volto segnato dalle profonde rughe, e ogni volta che incrocio lo sguardo nei suoi profondi occhi azzurri pieni di dolore e di forza, non riesco a capacitarmi come uno Stato di diritto quale siamo, abbia permesso che un uomo di 85 anni continui a girare l'Italia in lungo e in largo per continuare a chiedere verità e giustizia, due elementi fondamentali che in un mondo giusto avrebbe ottenuto subito...
È grazie a quel monumento dell'antimafia che è mio Nonno e grazie a quella montagna di mia Nonna, che purtroppo non c'è più e alla quale è stata negata verità e giustizia, se oggi possiamo parlare di legalità in tutta Italia, sembra impossibile che due genitori siano riusciti a coltivare un terreno così arido come è stata la Palermo degli anni 80, ma sono riusciti a piantare centinaia se non migliaia di semi, e posso solo ritenermi orgoglioso di essere uno di quei innumerevoli semi.
E nonostante siano passati 33 interminabili anni, mi fa molta rabbia sentire e leggere di persone, che professando legalità, continuino a calpestare la memoria di mio zio, che ha dato la vita per amore della divisa e per amore di uno Stato libero dalle mafie.
Ormai questi 33 anni me li sento quasi tutti sulle mie spalle, che il 5 agosto stesso compiranno 21 anni con me, ma quest'anno a maggior ragione so che questa eredità non sarà solo portata da me, ma anche da tutti i ragazzi e ragazze che ho conosciuto nel mio cammino, che come me lottano per una Palermo e per un'Italia libera da ogni tipo di mafia e corruzione.

*nipote di Agostino

In foto da sinistra: Vincenzo Agostino, Nino Morana e Flora Agostino © Pietro Calligaris

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