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Game Over, questo il titolo del concerto e della performance artistica tenutasi a Fagagna (Udine) nel pomeriggio di sabato 19 marzo, organizzata da Our Voice e proseguimento della manifestazione artistica tenutasi il sabato precedente a Udine, in Piazza XX Settembre.
Attraverso la musica, la voce, l’arte è stata chiara la denuncia che abbiamo voluto trasmettere a tutt3 i/le giovan3 presenti: non vogliamo la guerra in Ucraina, non vogliamo l’invasione Russa, non vogliamo che la Nato continui ad esistere e a colonizzare il mondo per i propri spregevoli obbiettivi.
Numerosi sono stati gli interventi artistici e musicali che hanno accompagnato gli spettatori verso una nuova consapevolezza in merito all’attuale conflitto russo-ucraino, quali le canzoni della band Saras, i brani dei cantanti Chiara, Stella, L.E.S.M.A.S. e ALIENo.

Io sono fortemente inquieto, perché penso che noi siamo alla vigilia della guerra, di una grande guerra. Quello che sta accadendo sotto i nostri occhi è l’inizio della terza guerra mondiale. Possiamo fermarla?” Si rivelano quasi profetiche le parole che l’illustre Giulietto Chiesa ha pronunciato nel 2015 riguardo la contemporanea situazione in Ucraina, riprese dalla conduttrice Beatrice Boccali all’inizio del concerto, per sottolineare quanto questa delicata questione si è sempre rivelata sotto ai nostri occhi come possibile conflitto, ma che per troppo tempo abbiamo ignorato.
Uno dei temi principali del concerto è stata la volontà di sottolineare la necessità e la volontà immediata da parte di tutt3 noi dell’ uscita dell’Italia dalla Nato. Quest’anno il governo stanzierà circa 26 miliardi di euro per la spesa militare, se questo non è già di per sé preoccupante è sufficiente pensare che l’obiettivo è quello di arrivare a spendere il 2% del PIL del Paese in armamenti entro il 2024. “La Nato ha intrapreso un’azione eroica e sta aiutando inviando armi verso est, eroi… siamo in guerra, certo l’articolo 11 della costituzione dice che l’Italia ripudia la guerra, certo ripudiamo la guerra, ma a volte vanno prese delle scelte che possono rivelarsi drastiche”. Queste le parole sarcastiche di Francesco Piras, interpretando un rappresentante della Nato.


game over ov 2


La Nato è pace solo nei sogni”, come ha cantato l’artista L.E.S.M.A.S. nella canzone Quello che non sai. Sono proprio questi versi a ricordarci l’incoerenza e l’ipocrisia che gli Stati Uniti e tutti i Paesi alleati continuano a proseguire in Occidente e nel mondo. La Nato non vuole la pace, né tantomeno la fine dei conflitti: “D’altronde lo sapete qual è l’azienda numero uno in Europa per vendita di armamenti? Ve lo devo dire io? Ve lo dico: è la Leonardo! La Leonardo, italiana! Orgoglio Leonardo!”, ha urlato il rappresentante della Nato, Francesco Piras.
La Leonardo è un’azienda italiana attiva nei settori della difesa, della sicurezza e dell’aerospazio, che produce e offre in Italia e all’estero diversi tipi di armi e di servizi tecnici per la “difesa”.
In Italia sono presenti 120 basi Nato, nelle quali ogni giorno vengono effettuati test nucleari: insomma non è per niente vero che l’Italia ripudia la guerra o che la Nato persegua un mero scopo difensivo. Noi, come cittadini, non ci sentiamo protetti in un territorio nel quale sono presenti basi militari come quella di Aviano, solamente in questa sono presenti 50 testate nucleari, armi, carri armati, esplosivi…

La nostra società sta evidentemente vivendo una profonda crisi economica, sociale e umana “Vivevamo in una società sbagliata, ingiusta, insostenibile, disorganizzata. È bastato un virus per metterla in ginocchio. Vuol dire che c'era qualcosa di molto sbagliato da tenere in piedi. E in questo senso tutti noi in un modo o nell'altro, perché siamo stati ingannati e abbiamo contribuito a tenerla in piedi, una società del superfluo, dello spreco, del consumismo, della retorica insulsa, dell'indifferenza, della distrazione permanente collettiva, dell'ignoranza, dell'egoismo. Questa era la società che vivevamo, come fosse eterna”. Anche in questo caso le parole di Giulietto Chiesa, riprese da Beatrice Boccali ci hanno fatto riflettere su quale direzione la società stia ripiegando: stiamo distruggendo la nostra terra, colei che ci ospita, siamo all’interno del collasso dell’umanità, per colpa di alcuni leader “potenti” e dei loro scopi politici ed economici.
La rappresentazione artistica “Game Over”, svoltasi al termine del concerto, ha voluto riprodurre il contorto sistema in cui viviamo: il leader si è divertito a giocare con le nostre vite, con le vite di persone innocenti, come se fosse un videogioco, nel quale però alla fine ognuno di noi ha perso, perfino il giocatore. La bomba nucleare, sinonimo della malvagità e del sistema capitalistico in cui viviamo, con la quale giocano i leader finirà per sterminare l’intero genere umano.


game over ov 3


Abbiamo voluto rappresentare attraverso l’arte la nostra più profonda indignazione, la nostra volontà di cercare di fermare questa catastrofe.
No, non è quello che vorrei, ma ora son problemi miei, sento voci che urlan: meglio la morte di questa tortura” ha cantato Chiara nella canzone Io e me: stiamo sopravvivendo in una specie di incubo, che ben presto potrebbe trasformarsi in realtà.
Però la nostra denuncia e la nostra lotta non si fermano: continueremo a esprimerci, attraverso canzoni, spettacoli, concerti, manifestazioni… affinché ci possa essere giustizia, non solo per noi, ma soprattutto per i/le nostr3 compagn3 che non possono combattere al nostro fianco. Vogliamo un’Italia neutrale, non vogliamo una terza guerra mondiale, non possiamo permetterci di mancare di rispetto ai nostri progenitori che hanno dato la loro vita per la nostra libertà.

Tratto da: ourvoice.it

Foto © Our Voice

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